La toxoplasmosi è una malattia parassitaria. L’infezione può essere pericolosa in caso di gravidanza, soprattutto nel primo trimestre. Vediamo quali precauzioni adottare per evitare l’infezione.
TOXOPLASMOSI: COS’È
La toxoplasmosi è una malattia infettiva causata da un protozoo, il Toxoplasma gondii. I portatori principali di questo tipo di parassita sono i gatti e altri felini: nel loro intestino avviene la riproduzione di questo protozoo e la conseguente produzione di oocisti infette.
L’infezione dell’essere umano, o di altri animali a sangue caldo, avviene attraverso le oocisti escrete dai gatti oppure ingerendo le cisti presenti nei tessuti di animali infetti.
TOXOSPLASMOSI: IN QUALI MODI SI PUÒ CONTRARRE E COME PREVENIRLA
Ci sono diverse modalità di infezione, le più frequenti:
- Il contatto con terreno e acqua contaminati da gatti, prestare cura quando si pulisce la lettiera o si svolgono attività di giardinaggio.
- L’ingestione di carni crude o poco cotte, specialmente agnello, maiale e cacciagione ma anche di prosciutto crudo, salame o altri insaccati di maiale.
- Per via transplacentare al feto, se la mamma è stata infettata durante la gravidanza;
- Trapianto di organi o emotrasfusioni di donatori sieropositivi per Toxoplasma.
La prevenzione della toxoplasmosi richiede l’applicazione di semplici misure igieniche:
- Se presente un gatto nell’ambiente domestico, non sarà necessario allontanarlo ma evitate di farlo uscire e alimentatelo solo con cibi secchi o ben cotti;
- Per la pulizia della lettiera chiedere ad altri di farlo oppure indossare sempre i guanti in lattice per non venire a contatto con le feci.
- Mangiare solo carne ben cotta, evitare salumi e insaccati crudi;
- Non consumare uova crude o latte crudo, entrambi devono essere pastorizzati;
- Sbucciare bene frutta e verdura o lavarla abbondantemente con acqua e bicarbonato o cuocerla;
- Lavare sempre le mani, soprattutto prima di cucinare e dopo aver manipolato prodotti della terra o crudi.
TOXOPLASMOSI IN GRAVIDANZA: QUALI SONO I SINTOMI E I RISCHI
L’infezione da toxoplasmosi è spesso asintomatica, o al massimo si presenta con sintomi tipici influenzali: febbre, mal di testa, mal di gola, dolori muscolari e stanchezza. Il pericolo maggiore è per il feto, che viene esposto al rischio di danni a carico del sistema nervoso e degli occhi.
La gravità dell’infezione dipende dall’epoca della gestazione: è maggiore nel primo trimestre di gravidanza, con conseguenze gravi come lesioni neurologiche, cecità, ritardo mentale e aborto spontaneo.
Dal terzo trimestre in poi, il parassita si trasmette con più facilità ma nella maggior parte dei casi non ha alcuna conseguenza.
Con gli esami del sangue è possibile diagnosticare la toxoplasmosi e iniziare un trattamento antibiotico mirato. Ad oggi, esistono diverse possibilità di trattamenti specifici che diminuiscono le probabilità che l’infezione provochi danni gravi.