Il tetano è una malattia infettiva molto pericolosa, ma oggi, grazie alla vaccinazione, è diventata rara nei Paesi dove la prevenzione è diffusa. Tuttavia, è importante continuare a parlarne, soprattutto quando si tratta di proteggere i bambini. Conoscere cos’è il tetano, come si trasmette e come possiamo prevenirlo è il primo passo per tenere al sicuro i più piccoli.
Cos’è il tetano?
Il tetano è causato da un batterio chiamato Clostridium tetani, che vive normalmente nel suolo, nella polvere e nelle feci degli animali. Questo batterio non è pericoloso finché resta fuori dal corpo, ma quando entra in una ferita può rilasciare una tossina molto potente che attacca il sistema nervoso. Questa tossina provoca rigidità muscolare, spasmi dolorosi e, nei casi più gravi, difficoltà a respirare.
Il tetano non è una malattia contagiosa: non si trasmette da persona a persona. Si contrae soltanto quando il batterio entra direttamente nel corpo, attraverso una ferita.
Come si trasmette?
Nei bambini, il tetano può essere contratto in diversi modi, ma sempre attraverso lesioni cutanee. Le situazioni più a rischio sono:
- Ferite profonde o sporche, come quelle provocate da chiodi arrugginiti, schegge o spine.
- Graffi o tagli contaminati da terra, fango o feci di animali.
- Ustioni o punture non trattate correttamente.
- Morsi di animali o incidenti domestici.
Anche piccole ferite, se trascurate, possono diventare una porta d’ingresso per il batterio. Per questo è fondamentale pulire sempre bene ogni ferita, anche se sembra insignificante.
Quali sono i sintomi?
Il tetano non si manifesta subito. I sintomi possono comparire da pochi giorni fino a diverse settimane dopo il contatto con il batterio. I segnali principali sono:
- Irrigidimento dei muscoli della mandibola (il classico “trisma” o blocco della bocca);
- Difficoltà a deglutire;
- Spasmi muscolari dolorosi, prima al viso e poi in tutto il corpo;
- Febbre, sudorazione e battito cardiaco accelerato nei casi gravi.
Nei bambini, il tetano può progredire rapidamente ed è sempre un’emergenza medica. È quindi fondamentale intervenire in tempo.
Come si previene?
La prevenzione del tetano si basa principalmente sulla vaccinazione. Il vaccino contro il tetano è incluso nel calendario vaccinale infantile e viene somministrato in combinazione con altri vaccini (come quello contro difterite e pertosse, nella formulazione DTPa).
Il ciclo di base prevede tre dosi durante il primo anno di vita, seguite da richiami a 6 anni, 14 anni e poi ogni 10 anni in età adulta. È importante non saltare i richiami: la protezione, infatti, non dura per sempre.
Oltre al vaccino, anche la cura delle ferite è fondamentale. Lavare subito la zona interessata con acqua e sapone, disinfettare bene e, in caso di ferite profonde o sporche, rivolgersi al pediatra o al pronto soccorso. In alcuni casi, il medico può consigliare una dose di richiamo del vaccino o la somministrazione di immunoglobuline antitetaniche.
Il tetano è una malattia seria, ma oggi del tutto prevenibile. Proteggere i bambini è possibile, grazie alla vaccinazione e a una corretta igiene delle ferite. Non sottovalutare mai nemmeno un piccolo taglio: un gesto semplice può davvero fare la differenza.









