Telarca nel neonato: di cosa parliamo?

Quando utilizziamo il termine “telarca” intendiamo la comparsa della ghiandola mammaria nelle femmine dopo che hanno compiuto gli otto anni di età. Ma ci sono casi di telarca precoci, che già mostrano questa situazione dalla nascita della bambina o del bambino. Ovviamente i genitori si preoccupano, specie se si tratta del primo figlio, per questo è importante chiarire che esistono differenti tipologie di telarca nel neonato: una prima tipologia legata alla crisi genitale, un telarca precoce isolato che può manifestarsi nelle bambine che hanno meno di due anni oppure la mastite neonatale. Ma entriamo nello specifico e scopriamo di cosa stiamo parlando.

Crisi genitale del neonato: di cosa si tratta?

Per crisi genitale del neonato intendiamo un insieme di manifestazioni tipiche dei primi giorni di vita. La causa è nell’altra quantità di estrogeni, gli ormoni materni, arrivata con la placenta e che all’inizio produce anche il neonato, il cui fegato immaturo non riesce a metabolizzarli. Nei primi giorni possiamo quindi osservare l’ingorgo mammario (sia nelle femmine che nei maschi) con un ingrossamento della ghiandola mammaria. A volte è possibile osservare la fuoriuscita di alcune gocce di latte (denominato comunemente latte di strega): il bambino non va nè stimolato né altro perché si rischia di provocare infezioni. A volte, nelle bambine, alla 3a-4a giornata di vita, per stimolazione della mucosa uterina, possono presentarsi anche secrezioni vaginali sierose o striate di sangue, che possono durare alcuni giorni, per poi regredire da sole. Anche l’acne del neonato è una manifestazione di stimolazione ormonale: non c’entra niente con gli alimenti mangiati dalla mamma durante l’allattamento e non bisogna mettere una crema.

Il telarca precoce isolato: causato dagli estrogeni

Quando invece parliamo di telarca precoce isolato, facciamo riferimento alla comparsa di un ingrossamento della ghiandola mammaria (bottone mammario) nelle bambine con meno di due anni. Può presentarsi da un solo lato, venendo spesso scambiato per un nodulo, oppure da tutti e due i lati. Ci mette un po’ di tempo a regredire: a volte mesi, qualche volta un paio di anni. Ovviamente non devono esserci altri segni puberali, come un improvviso aumento della statura, il cambiamento dei genitali o tutto quanto si accompagna a questa fase della crescita.

Il pediatra deciderà se richiedere accertamenti specifici o indirizzare il bambino presso un Centro di endocrinologia pediatrica.

Mastite neonatale: un’infezione da combattere

Il terzo caso citato, cioè la mastite, è un’infezione vera e propria, causata da un batterio alla ghiandola mammaria. Verrà diagnosticata dal pediatra e dovrà essere trattata con terapia antibiotica.

Esiste infine la possibilità che il bambino o la bambina siano entrati in contatto con sostanze chimiche come gli estrogeni, usati per accelerare la crescita di polli e vitelli. Fare particolarmente attenzione all’alimentazione nel corso dello svezzamento è fondamentale!

 

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