Spasmi affettivi nei bambini: che spavento!

Improvvisamente il vostro bimbo scoppia in un pianto dirotto, va in apnea e subito dopo il suo colorito diventa cianotico o pallido: infine sembra perdere coscienza per qualche secondo. È sicuramente una situazione spaventosa, quella appena descritta, ma in realtà è più comune di quello che si pensa: parliamo infatti di spasmi affettivi, che non hanno (seppur possano ripetersi più volte) ripercussioni sulla salute del piccolo.

Cosa sono gli spasmi affettivi?

Quando parliamo di spasmi affettivi facciamo riferimento a situazioni involontarie che possono essere causate da uno spavento, da un forte rimprovero, dalla rabbia di non veder esaudito un desiderio. Durante questi eventi, il bambino piange disperatamente per circa un minuto fino a perdere il respiro e diventa pallido o cianotico (cioè violaceo) in volto. Queste crisi durano di solito pochi secondi, possono essere associate a perdita di coscienza e si risolvono in maniera spontanea. Nel primo caso il colorito violaceo è collegato all’apnea, mentre nel secondo caso, il pianto è meno forte e in genere a causa di un dolore intenso perde coscienza.

Spasmi affettivi: a che età possono capitare?

Gli spasmi affettivi dei bambini sono molto frequenti tra i 6 e i 18 mesi. È tuttavia possibile che gli spasmi affettivi continuino a manifestarsi fino a quando il piccolo non raggiunga i 4 anni di età. Nel neonato si verificano molto raramente e quando accade va comunque portato dal pediatra per escludere ulteriori problematiche.

Cause fisiche degli spasmi affettivi

Nel corso degli anni sono stati svolti numerosi studi per identificare le cause degli spasmi affettivi ed è stato osservato che talvolta esiste un’associazione fra questi eventi e la carenza di ferro. Il ferro è infatti un elemento essenziale per il buon funzionamento di alcune molecole presenti a livello del sistema nervoso centrale, che prendono il nome di neurotrasmettitori.

Come intervenire se il bimbo ha uno spasmo affettivo

Visto che si tratta di momenti di forte ansia, è importante sapere come intervenire: sappiate innanzitutto che non ci saranno danni per il bimbo. Dovete mantenere la calma e cercare di stimolare il piccolo per interrompere la fase di apnea: soffiategli sul viso o toccatelo con delicatezza. Evitate si sottoporlo a situazioni di forte stress. Quando si è ripreso coccolatelo e rassicuratelo, ma evitate di dare troppa importanza all’accaduto.

Se gli episodi dovessero verificarsi spesso, parlatene con il pediatra che vi consiglierà per il meglio.

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