L’ecocardiogramma è un esame fondamentale, specialmente nei bambini, perché in grado di fornire informazioni sulla struttura e sul funzionamento del cuore. Vediamo di cosa si tratta e quando è consigliato eseguirlo.
ECOCARDIOGRAMMA PEDIATRICO: CHE COS’È E A COSA SERVE
L’ecocardiogramma pediatrico o ecografia cardiaca è un esame indolore e per nulla invasivo finalizzato ad individuare anomalie strutturali cardiache nel bambino. Tramite l’impiego di ultrasuoni permette infatti di visualizzare l’anatomia del cuore e le sue funzioni.
In particolare, attraverso l’ecocardiogramma è possibile:
- Diagnosticare cardiopatie (congenite o acquisite);
- Valutare la funzionalità del muscolo cardiaco;
- Misurare la velocità del flusso di sangue all’interno delle cavità;
- Diagnosticare il soffio al cuore;
- Stimare la pressione nelle camere cardiache (atri e ventricoli).
ECOCARDIOGRAMMA PEDIATRICO: COME SI ESEGUE E PREPARAZIONE
L’ecocardiogramma pediatrico viene effettuato attraverso un apparecchio munito di sonde ed elettrodi che vengono appoggiate sul torace del bambino. Il piccolo verrà prima fatto sdraiare sul dorso e poi sul fianco sinistro. L’esame ha una durata variabile tra i 15 e i 30 minuti a seconda della situazione da valutare e non richiede alcuna preparazione (non è necessario, ad esempio, essere a digiuno).
ECOCARDIOGRAMMA PEDIATRICO: A CHI È RACCOMANDATO
L’ecocardiogramma è un esame di secondo livello, non è da considerare tra gli esami di screening da effettuare su tutti i bambini. Sarà il pediatra, qualora riscontrasse un soffio al cuore, un’irregolarità del ritmo cardiaco o sospettasse della presenza di un’eventuale cardiopatia, a richiedere una visita cardiologica e un ecocardiogramma.