Quando una donna sceglie la spirale (o dispositivo intrauterino, IUD) come metodo contraccettivo, lo fa perché cerca sicurezza, stabilità e tranquillità. È uno dei sistemi più efficaci per prevenire una gravidanza: oltre il 99% di efficacia, sia nella versione ormonale sia in quella al rame.
Eppure, anche se raro, può accadere di rimanere incinta nonostante la spirale.
E quando succede, le emozioni si accavallano: stupore, paura, confusione, senso di colpa.
Ovviamente non è colpa di nessuno. Il corpo è complesso, la biologia a volte sfugge alle statistiche.
Perché può succedere
Le ragioni per cui si può concepire nonostante la spirale sono diverse.
In alcuni casi il dispositivo può spostarsi leggermente dalla sua posizione originaria, rendendo meno efficace la sua azione meccanica. Può accadere anche che, nel tempo, venga espulso parzialmente dall’utero senza che la donna se ne accorga.
Un altro fattore è il tempo di utilizzo: ogni spirale ha una durata precisa (da 3 a 10 anni) e, se superata, la protezione diminuisce.
La gravidanza può avvenire anche nei primissimi giorni dopo l’inserimento, quando l’efficacia del dispositivo non è ancora pienamente stabilita.
Cosa fare se sospetti una gravidanza
Se hai un ritardo mestruale, dolore pelvico o sintomi simili a quelli di una gravidanza (nausea, tensione al seno, stanchezza) non aspettare: effettua subito un test di gravidanza e rivolgiti al tuo ginecologo.
È importante agire con tempestività, perché le gravidanze con spirale possono, in rari casi, essere extrauterine (cioè al di fuori dell’utero, spesso nelle tube).
Un’ecografia transvaginale chiarirà subito la situazione e permetterà di decidere il percorso più sicuro.
E se la gravidanza è in utero e desiderata?
Quando la gravidanza è in utero e la donna desidera portarla avanti, il ginecologo valuterà se sia possibile rimuovere la spirale.
In alcuni casi si può estrarre facilmente, in altri si preferisce lasciarla in sede se la rimozione comporta rischi per l’embrione.
Ogni decisione va presa con equilibrio, sicurezza e ascolto reciproco.
Molte donne hanno portato a termine gravidanze sane anche con una spirale inizialmente presente.
In questi casi è fondamentale un monitoraggio costante, con controlli ecografici regolari e un rapporto di fiducia con il medico curante.
Accogliere l’imprevisto
Scoprire una gravidanza inaspettata, soprattutto con un contraccettivo in uso, può essere sconvolgente. Ma non sempre è un errore o un fallimento: a volte è solo un evento che rompe le nostre certezze e ci chiede di guardarci dentro.
Che la scelta sia di proseguire o meno la gravidanza, ciò che conta è essere accompagnate da professionisti competenti e umani, capaci di offrire ascolto e rispetto.
Ogni percorso è unico, come ogni donna.
E se è vero che la spirale serve a evitare una nascita, è altrettanto vero che la vita, quando decide di arrivare, trova sempre un modo per farsi sentire.
					








