Tra i movimenti involontari che un neonato fa già dai primi giorni di vita c’è il riflesso di Moro. Quali sono le cause all’origine di questi sussulti e perché è importante monitorarlo?
RIFLESSO DI MORO: CHE COS’È
Il riflesso di Moro deve il suo nome al pediatra austriaco Ernst Moro che, all’inizio del 900, classificò e descrisse nel dettaglio questo movimento involontario.
Il riflesso di Moro, chiamato anche riflesso dell’abbraccio, è uno dei riflessi neonatali primari che si manifesta con una reazione di soprassalto, accompagnata dall’apertura delle braccia, chiusura delle mani a pugno e dall’allungamento delle gambe.
Questa reazione viene provocata da diversi stimoli, come ad esempio un rumore improvviso, un brusco spostamento o qualcosa di freddo o caldo sull’addome.
RIFLESSO DI MORO: COSA LO CAUSA?
Il riflesso di Moro è una reazione arcaica innata che accompagna il neonato nei primi mesi di vita. Questa reazione si verifica in risposta a determinate situazioni, ad esempio quando il bambino:
- non percepisce un punto di appoggio sicuro;
- sente un suono inaspettato, anche il pianto stesso o la voce dei genitori;
- viene appoggiato sulla culla o sul fasciatoio in modo brusco;
- non sente appoggi sulla schiena;
- a volte può accadere anche mentre il bambino dorme.
RIFLESSO DI MORO: PERCHÉ È IMPORTANTE CHE SI MANIFESTI?
Il riflesso di moro è innato ed è parte fondamentale dello sviluppo del sistema nervoso neonatale: questo fenomeno è infatti connesso alle funzioni del labirinto e ai muscoli del collo.
È presente in tutti i neonati e viene controllato dal pediatra durante i primi giorni di vita.
La mancanza di questo riflesso è quindi anormale: l’assenza bilaterale può indicare un problema al sistema nervoso centrale, mentre l’assenza unilaterale suggerisce la possibilità di una frattura della clavicola, lesioni ai nervi del collo o perdita della funzione muscolare.
RIFLESSO DI MORO: QUANDO SCOMPARE?
Il riflesso di Moro compare già in epoca embrionale tra la 28esima e la 34esima settimana di gestazione e tende a scomparire dopo 4-5 mesi dalla nascita, anche se è un’indicazione piuttosto variabile e delle volte può persistere più a lungo.
In ogni caso è però importante che, dopo i 6 mesi, si verifichi una diminuzione del riflesso di Moro e che questo scompaia entro il primo anno di vita.
Infatti, se continuasse a verificarsi dopo l’anno di età, potrebbe suggerire la presenza di un problema neurologico, con conseguenti difficoltà di linguaggio, equilibrio, movimento e coordinazione degli arti. Quindi, qualora il bambino continuasse a manifestare il riflesso di Moro dopo un anno di età la cosa opportuna da fare è consultare il pediatra così da indagare in modo approfondito la causa.