Il prurito in gravidanza è un sintomo molto comune legato ai cambiamenti fisiologici nel corpo di una donna. Quando però diventa molto intenso e localizzato è opportuno non sottovalutarlo e contattare il proprio medico.
PRURITO IN GRAVIDANZA: QUALI SONO LE CAUSE
Il prurito è un sintomo piuttosto comune in gravidanza che si presenta generalmente nel terzo trimestre ed interessa in particolar modo la pancia, ma può estendersi anche ai fianchi e alle cosce. Le cause principali di questo tipo di prurito, definito fisiologico, sono l’aumento del peso corporeo e le variazioni ormonali. L’aumento di peso fa sì che la pelle della pancia si stenda e tiri, favorendo a volte anche la comparsa di strie rossastre (strie gravidiche). Le variazioni ormonali causano invece disidratazione, rendendo la cute secca e poco elastica.
Esistono però anche altri differenti tipi di prurito in gravidanza che hanno cause e origini ben diverse, come.
- Prurito al seno: causato dall’aumento di volume del seno e dalla sudorazione.
- Prurito intimo in gravidanza: se accompagnato da perdite più abbondanti con odore sgradevole e dolore durante la minzione, allora potrebbe trattarsi di un’infezione batterica. In questo caso bisognerà contattare subito il proprio ginecologo.
PRURITO IN GRAVIDANZA: COME ALLEVIARLO
Ci sono alcuni accorgimenti e rimedi che permettono di alleviare il prurito in gravidanza:
- Indossare abiti in fibre naturali e leggere che permettono alla pelle di respirare;
- Evitare le fibre sintetiche e gli abiti troppo attillati;
- Applicare costantemente una crema idratante, lenitiva ed elasticizzante in particolar modo sulle zone più a rischio (pancia, seno, fianchi);
- Utilizzare l’amido di riso nelle zone più soggette a sudorazione (seno, ascelle);
- Mantenere il corpo ben idratato bevendo molta acqua.
PRURITO IN GRAVIDANZA: QUANDO PREOCCUPARSI
In alcuni casi, il prurito in gravidanza potrebbe non essere legato ad una condizione fisiologica ma dipendere da alcune malattie, quali:
- Colestasi gravidica, una malattia al fegato che colpisce circa l’1-2% delle donne al terzo trimestre. Si manifesta con prurito molto intenso a mani e piedi, per poi diffondersi in tutto il corpo e peggiorare durante la notte. Ciò è dovuto a livelli alti di acidi biliari (sostanze prodotte con la dieta) nel sangue.
- Eruzioni atopiche della gravidanza, come eczemi e dermatiti atopiche, si manifestano generalmente nel primo o secondo trimestre di gravidanza e solitamente colpiscono le donne soggette a dermatiti.
- PUPPP, è un’orticaria piuttosto rara caratterizzata da papule e placche di 1-2mm di diametro tipicamente su pancia, sedere e cosce.
- Prurigo della gravidanza, caratterizzato da noduli gonfi, violacei e pruriginosi di 5-10mm su arti e busto.
In caso di prurito molto intenso si consiglia di consultare il proprio medico così da identificare la causa del disturbo e diagnosticare tempestivamente la colestasi gravidica. I casi di dermatosi, infatti, sono piuttosto comuni e non comportano rischi o complicazioni per la mamma o il bambino. La colestasi, invece, necessita di un attento monitoraggio e di un trattamento specifico in quanto potrebbe provocare problemi alla coagulazione del sangue nella madre e diverse complicanze al bambino.