La mononucleosi infettiva è una malattia virale che colpisce bambini e adolescenti, molto difficile da riconoscere perché può confondersi con altre malattie. Il periodo di incubazione è parecchio lungo ed è causata Virus di Epstein-Bar (EBV), di cui esistono almeno due varietà (sierotipi).
Mononucleosi infettiva: gravità, contagio e ricadute
A parte rari casi, la mononucleosi non porta conseguenze di rilievo e nella maggior parte dei casi passa del tutto inosservata. La trasmissione avviene per passaggio di saliva, che può contenere una modesta quantità di virus per un lungo periodo di tempo, anche oltre un anno dopo la malattia; per questo motivo dopo la malattia non viene prescritto un periodo di isolamento dalla collettività. Per fortuna questa malattia può essere contratta una sola volta nella vita, a parte i rari e sfortunati cas in cui si incontrino due sierotipi del virus, cosa molto rara.
Mononucleosi infettiva: incubazione, sintomi e durata
L’incubazione della mononucleosi infettiva è molto lunga dura infatti fra i 30 e i 50 giorni. In genere non ci sono sintomi, ma potreste notare febbre, gola dolente e infiammata con placche, senso di stanchezza, linfonodi ingranditi e dolenti ai lati del collo e qualche volta anche all’inguine e alle ascelle; milza e fegato ingrossati; ittero visibile soprattutto alle sclere (ovvero la parte bianca dell’occhio); gonfiore delle palpebre e, nel 15% dei casi, macchioline sparse sul corpo.
A volte viene scambiata pe tonsillite batterica e curata con antibiotico, che risulta inefficace. Se doveste far fare le analisi del sangue ai vostri figli, vedreste come sono alterati i valori dell’emo-cromo, gli “indici di flogosi” (PCR), la bilirubina e le transaminasi; sono presenti anticorpi contro il Virus di Epstein-Barr. Gli esami del sangue ci consentono di fare una diagnosi certa della mononucleosi: i sintomi, infatti, possono essere simili a quelli di infezioni provocate da altri batteri o virus: per esempio il citomegalovirus.
Esiste una cura per la mononucleosi infettiva? La risposta è semplice: no. È possibile però alleviare i sintomi con il riposo e gli antidolorifici. Non vanno mai usati gli antibiotici.
Infine un accenno alle complicazioni, che per fortuna sono molto rare. Una mononucleosi può complicarsi in epatite, in anemia emolitica con diminuzione delle piastrine, miocardite, meningite, encefalite e nella Sindrome di Guillain-Barré (malattia che colpisce il sistema nervoso).