Miopia nel bambino: si può rallentare?

Quando scopriamo che i nostri bambini sono miopi la prima cosa che ci chiediamo è se c’è una possibilità di ritardare o bloccare il peggioramento. Offrire ai ragazzi una visone nitida e normale sia da lontano che da vicino deve essere l’obbiettivo da porsi: e questo obbiettivo può essere raggiunto pianificando la giusta strategia e utilizzando i mezzi più adeguati.

Miopia: ora qualcosa si può fare

Fino a qualche anno fa la miopia rappresentava una complessa incognita nel quadro della salute di un bambino. L’osservazione del fondo dell’occhio, unita alla presenza una certa familiarità, permetteva di ipotizzare una miopia più o meno importante, che aveva la sua conferma solo con il tempo. Ora invece, strumentazioni molto più raffinate come l’ecografia o la topografia permettono nelle forme da ipercurvatura con aumento del potere convergente della cornea di avere una importante certezza su quello che sarà lo sviluppo di una miopia importante e cercare di correre ai ripari.
Bloccare una miopia è tutt’ora poco probabile, è invece fattibile rallentarne lo sviluppo con un approccio diverso da quello tradizionale, che prevedeva di tenerla sotto-corretta.

Miopia nel bambino: un nuovo approccio

Esiste un nuovo tipo di lenti per occhiali: questo tipo di lenti non devono essere considerate solo come uno strumento per vedere correttamente, ma come una vera e propria terapia. Infatti la lente monofocale sulla superficie convessa presenta centinaia di segmenti che creano defocus miopico. Questa innovazione consente di costruire un’alternanza di zone di defocus e focus (con un rapporto 50:50) permettendo di avere di fronte al diametro pupillare (qualunque sia la sua dimensione) sempre e contemporaneamente il potere per la messa a fuoco e la zona di trattamento. Tradotto significa che questo tipo di lenti spingono l’occhio a “fare esercizio” e gli impediscono di avere il veloce allungamento che causa la miopia. Le lenti devono essere portate per almeno dieci ore al giorno, per tutta la fase dello sviluppo del bambino e devono essere controllate con tempistiche ben precise per adattamento ed effetto. La riduzione può arrivare a oltre il 60%: se l’occhio rischiava di avere una miopia di 10 diottrie, così si fermerà a 4. Altre tipologie sono l’ortocheratlogia ( le lenti a contatto da indossare la notte) , ed infine l’installazione notturna di atropina allo 0.01%

In ogni caso sarà fondamentale seguire il consiglio dell’oculista in base alle esigenze del nostro bambino.

Vuoi approfondire questa tematica? Chiedi informazioni all’oculista, dott. Cristian Pollio

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