Menarca in ritardo: qual è l’età giusta e quando preoccuparsi

Il menarca, ovvero la prima mestruazione, rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo puberale delle bambine. Segna l’inizio della fertilità biologica e spesso viene vissuto come un momento di passaggio verso l’adolescenza. Non tutte le ragazze, però, lo sperimentano alla stessa età, e quando il menarca tarda ad arrivare possono nascere dubbi e preoccupazioni nei genitori.

Qual è l’età “giusta”?

In Italia, l’età media del menarca è compresa tra gli 11 e i 13 anni. Tuttavia, un intervallo che va dai 9 ai 15 anni è considerato normale. Ciò significa che alcune bambine possono avere le mestruazioni molto presto, mentre altre possono aspettare anche fino a 14-15 anni senza che vi sia necessariamente un problema.

L’età del menarca è influenzata da diversi fattori:

  • genetici: spesso madre e figlia hanno tempi simili;
  • nutrizionali: peso corporeo e massa grassa incidono sull’inizio delle mestruazioni;
  • ambientali e socio-culturali;
  • stato di salute generale: alcune malattie croniche possono ritardarne l’arrivo.

Quando si parla di ritardo del menarca?

Si parla di ritardo puberale quando una ragazza non presenta alcun segno di sviluppo (come la crescita del seno) entro i 13 anni, oppure quando il menarca non compare entro i 15-16 anni. In questi casi è opportuno rivolgersi a un pediatra o a un endocrinologo pediatrico per valutare la situazione.

Segnali da osservare

Prima del menarca, il corpo della bambina attraversa una serie di cambiamenti:

  • sviluppo del seno (telarca),
  • crescita dei peli pubici e ascellari,
  • aumento della statura con un vero e proprio “scatto di crescita”.

Generalmente, il menarca compare entro 2-3 anni dall’inizio dello sviluppo mammario. Se questo non accade, o se lo sviluppo sembra fermarsi, è consigliabile una valutazione medica.

Cause possibili di un ritardo

Le cause di un menarca tardivo possono essere molteplici e di diversa importanza:

  • fattori costituzionali: alcune bambine sono semplicemente “più lente” nello sviluppo, senza patologie;
  • basso peso o disturbi alimentari: la carenza di massa grassa può ritardare l’arrivo delle mestruazioni;
  • attività sportiva intensa: ginnaste, ballerine o atlete agoniste possono sperimentare un menarca più tardivo;
  • condizioni mediche: problemi endocrini (come disfunzioni tiroidee o deficit ormonali), sindrome di Turner, malattie croniche.

Quando preoccuparsi e cosa fare

Un consulto medico è raccomandato se:

  • a 13 anni non ci sono segni di sviluppo puberale,
  • a 15 anni non è ancora comparso il menarca,
  • ci sono sintomi associati come dolori, calo di peso, stanchezza marcata o rallentamento della crescita.

Lo specialista potrà prescrivere esami del sangue per valutare i livelli ormonali, un’ecografia pelvica e, se necessario, altri accertamenti per individuare la causa.

Il menarca è un momento naturale e fisiologico, che arriva con tempi diversi per ogni bambina. Nella maggior parte dei casi, un menarca tardivo è solo una variante della normalità. Tuttavia, è importante sapere quando rivolgersi al medico per escludere eventuali problemi. Un monitoraggio attento e sereno, accompagnato dal supporto dei genitori, aiuta le ragazze a vivere con consapevolezza e senza ansie questa fase delicata della crescita.

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