Le domande filosofiche dei bambini

Quante volte vi siete ritrovati a bocca aperta di fronte alle domande di un bambino? I bambini sono come piccoli filosofi, si fanno domande e cercano delle risposte. Rispettate il loro pensiero, ascoltate, dialogate ed entrate insieme in quel mondo fatto di purezza e curiosità.

BAMBINI E FILOSOFIA: CHE STRANO BINOMIO

Fino a qualche tempo fa accostare bambini e filosofia era impensabile. Oggi però lo scenario è cambiato, forse è cambiata l’immagine del bambino o forse è la filosofia stessa a togliersi quell’aurea di riservatezza dedicata a pochi.

Fatto sta che da adulti e genitori ci troviamo molto spesso di fronte alle domande dei bambini, che non è assurdo definire filosofiche.

Domande come “perché questo”, “perché quest’altro”, “quanto dura per sempre”, “come fa il nonno a vivere in cielo” … sono tutte domande che hanno a che fare con il senso delle cose, dunque possono essere definite filosofiche.

Quello tra bambini e filosofia potrebbe sembrare un binomio strano, imperfetto. Se però pensiamo al bambino, ci rendiamo conto come questo sia sempre concentrato sul presente, interessato ad ogni cosa in cui si imbatte. Si stupisce, si meraviglia di ogni cosa con il fascino di chi scopre tutto per la prima volta.

Quindi il suo continuo ragionare, interrogarsi, la sua voglia di capire, non risulta poi così strana. Risulta difficile all’adulto che, da tempo ormai, si è allontanato da quel mondo e non ricorda più cosa significa essere un bambino.

COME RISPONDERE ALLE DOMANDE FILOSOFICHE DEL BAMBINO

Le grandi domande non hanno una risposta univoca, giusta e soprattutto semplice da dare e da far capire.
Come affrontarle quindi?

Innanzitutto, bisogna riconoscere il bambino sia come un piccolo detective, sia come un piccolo pensatore, capace quindi di pensiero sia scientifico sia filosofico.

È importante poi riconoscere l’esistenza di domande che appartengono a tutti, al mondo adulto ma anche all’infanzia, e dare valore e significato a queste.

Dal lato prettamente pratico significa quindi non dare risposte frettolose, deviare la domanda o non rispondere affatto. Non lasciare inascoltata la curiosità del bambino e stopparla, ma continuare a stimolarla.

Ascoltate il bambino, coltivate la sua domanda e se non avete una risposta, provate a cercare insieme una soluzione. Apritevi al dialogo con lui.

RISPONDERE ALLE DOMANDE DEL BAMBINO: UN AIUTO DALLA LETTERATURA

L’infanzia ci insegna che non tutti i problemi possono essere affrontati con la logica e spesso la difficoltà dell’adulto è proprio quella di andare fuori dalla razionalità e dialogare con il pensiero puro e irrazionale del bambino. Esistono però dei luoghi in cui questo dialogo è facilitato: la letteratura per l’infanzia ne è un esempio.

Nei libri a parlare è il bambino, il suo mondo, i suoi pensieri, le sue curiosità. In quelle illustrazioni e in quelle parole il bambino si sente capito poiché è una dimensione in cui l’adulto sembra non esistere e in cui le domande dei bambini si rincorrono con rispetto, cura e pazienza.

Inserite, quindi, nei libri le domande del bambino, leggete e cercate insieme la risposta.

gruppo medico associati fisiomed

Più sedi... Più servizi... Più vicini a te !

Richiedi informazioni

Chiamaci subito o scrivi la mail per prenotare la visita specialistica che ti serve. Ti risponderemo immediatamente!

Indirizzo

Viale Trento 21 - 62014 Corridonia (MC)

Telefono

(+39) 0733 433816

email

associatifisiomed@live.it

}

orari di apertura

Lun - Ven : 8:00 - 21:00

Prenota ora la tua visita

Giorno preferito

Fascia oraria

Privacy

×