Ipotensione estiva nei bambini: che fare?

Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, molti genitori notano nei propri figli stanchezza, sonnolenza, pallore o sensazioni di svenimento. Sono sintomi che, in alcuni casi, possono essere riconducibili a ipotensione, ovvero pressione arteriosa più bassa del normale. Ma è davvero un problema nei bambini? Quando preoccuparsi? E soprattutto: cosa fare?

Cos’è l’ipotensione?

L’ipotensione è una condizione in cui la pressione arteriosa è più bassa rispetto ai valori considerati normali. Negli adulti, si parla di ipotensione quando la pressione sistolica scende sotto i 90 mmHg. Nei bambini, però, i valori di riferimento variano in base all’età e alla statura, quindi è importante che sia un medico a stabilire se si tratta davvero di ipotensione patologica o solo di un episodio occasionale.

Durante l’estate, complici il caldo intenso, la sudorazione abbondante e talvolta un’idratazione insufficiente, anche i bambini più sani possono manifestare cali pressori temporanei, soprattutto dopo aver giocato al sole o in ambienti caldi e poco ventilati.

I sintomi da tenere d’occhio

L’ipotensione estiva nei bambini può manifestarsi con sintomi anche molto lievi, oppure in modo più evidente. I segnali più comuni sono:

  • Sensazione di debolezza o stanchezza improvvisa
  • Mal di testa
  • Sudorazione fredda
  • Visione offuscata o senso di “buio davanti agli occhi”
  • Pallore
  • Nausea
  • Svenimenti (più rari, ma possibili)

Se il bambino riferisce questi disturbi o appare improvvisamente più stanco e apatico del solito, è bene fermarsi e valutare la situazione.

Cosa fare in caso di ipotensione?

Se il calo pressorio è lieve, le prime misure da adottare sono semplici ma efficaci:

  1. Far sedere o sdraiare il bambino all’ombra, con le gambe sollevate per favorire l’afflusso di sangue al cervello.
  2. Offrire subito acqua o una bevanda leggermente zuccherata, per reidratare e dare energia.
  3. Rinfrescare con una salvietta umida fronte e polsi, o spostare il bambino in un ambiente più fresco.
  4. Farlo riposare per alcuni minuti e osservare se i sintomi migliorano.

Se invece il bambino sviene o ha sintomi che non si risolvono in pochi minuti, è opportuno consultare il pediatra o rivolgersi al pronto soccorso, per escludere cause più serie.

Prevenzione: cosa fare durante l’estate

La buona notizia è che l’ipotensione estiva nei bambini si può prevenire nella maggior parte dei casi. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Incoraggiare a bere spesso, anche se non hanno sete. L’ideale è acqua fresca, ma non ghiacciata.
  • Limitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 11 e le 17.
  • Vestirli con abiti leggeri, in fibre naturali e di colore chiaro.
  • Assicurarsi che mangino in modo regolare, includendo frutta e alimenti ricchi di sali minerali.
  • Fare pause frequenti durante il gioco o le attività sportive.

Quando serve una visita?

Se gli episodi di debolezza o svenimento si ripetono, se il bambino sembra sempre stanco, se ci sono dubbi sulla pressione o se in famiglia ci sono casi di ipotensione significativa, è consigliabile effettuare un controllo dal pediatra o una visita fisiatrica/pediatrica approfondita. In alcuni casi può essere utile un monitoraggio pressorio o esami ematochimici per escludere carenze o altre cause.

 

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