I neonati hanno consapevolezza del loro corpo?

Siamo abituati a pensare che i neonati abbiano “meno” consapevolezza di noi adulti, forse perché non hanno ancora sviluppato completamente le loro facoltà. Ad esempio, confondiamo la loro poca padronanza con l’assenza di percezione di sé. Ma ci sbagliamo. E alcuni studi lo dimostrano.

LA PERCEZIONE CORPOREA: QUANDO INIZIAMO AD AVERLA?

La percezione del corpo deriva da un processo di integrazione multisensoriale. Ciò significa che il cervello capta una miriade di stimoli esterni, trasmessi costantemente dagli organi di senso, dal sistema vegetativo, dai muscoli, dalle articolazioni. Questi stimoli vengono poi elaborati e sono necessari per identificare i confini e generare una rappresentazione unitaria del proprio corpo.

A che età inizia questo meccanismo?

Le ricerche degli ultimi decenni hanno dimostrato che già da neonato, il piccolo ha consapevolezza del proprio corpo, forse addirittura più di un adulto (che ormai ne è abituato), anche se ne deve ancora imparare “le regole”, il suo completo funzionamento.

L’ESPERIMENTO DI ROCHAT E MORGAN

Già nel 1995 i ricercatori Philippe Rochat e Rachel Morgan registrarono i tempi di attenzione con cui i bambini di appena cinque mesi osservavano due diverse immagini: una mostrava le loro gambette nella direzione in cui esse sono rivolte normalmente; l’altra le riportava come se fossero davanti a uno specchio.

Risultato: lo sguardo del bambino risultava attratto maggiormente dall’immagine difforme, piuttosto che da quella conforme.

Cosa significa quindi? Se l’attenzione fosse stata rivolta allo stesso modo a entrambe l’immagini avrebbe voluto dire che nessuna delle due situazioni attiravano un particolare interesse. Il fatto che i bambini fossero sorpresi dall’immagine incongrua è spiegabile solo se si ipotizza che il loro cervello sia in grado di integrare le varie informazioni multisensoriali, premessa fondamentale per produrre la rappresentazione unitaria del proprio corpo.

ALTRE RICERCHE SCIENTIFICHE

A partire da quest’esperimento sono stati condotti studi con neonati di appena qualche giorno di vita. Tutti gli studi portarono alla stessa conclusione: fin da subito, siamo consapevoli del nostro corpo. Ad esempio, studi effettuati sulle aree del cervello dimostrano che già a sette settimane di vita sono attive le principali aree corticali deputate all’elaborazione del movimento da adulti; inoltre, per quanto ancora non sappiano camminare, hanno già la percezione della posizione che assume il loro copro nel mondo estero. È ragionevole, quindi, ritenere che un neonato sappia già distinguere sé stesso dal resto del mondo. Aspetto fondamentale per lo sviluppo del “sé psicologico”.

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