Gioco Euristico: cos’è e come prepararlo

Da eurisko, “scoperta”, il gioco euristico è un’attività di esplorazione e ricerca molto utile per lo sviluppo psicomotorio del bambino. Non occorrono giocattoli, ma solamente oggetti di uso comune. Scopriamo insieme quali sono i benefici è come preparare una sessione di gioco.

ALLA SCOPERTA DEL GIOCO EURISITICO

Teorizzato dalla pedagogista Elinor Goldschimied, il gioco euristico è un’attività che mira alla scoperta degli oggetti da parte del bambino (euristico, infatti, deriva dal greco eurisko che significa “trovare”, “scoprire”).

Il gioco euristico abbraccia il metodo Montessori ed è la naturale evoluzione del Cestino dei Tesori: mentre quest’ultimo si rivolge principalmente ai bambini dai 6 ai 12 mesi e si concentra sulla comprensione dell’oggetto in sé, il gioco euristico è rivolto ai bambini più grandi (12-24 mesi) e richiede un’analisi di maggiore complessità sulle funzioni e le proprietà degli oggetti.

I BENEFICI DEL GIOCO EURISTICO

Il gioco euristico risponde ai bisogni di esplorazione, scoperta, movimento e concentrazione del bambino e allo stesso tempo apporta benefici sul piano dello sviluppo cognitivo, sensoriale, del movimento e della concentrazione.

È, infatti, attraverso la sperimentazione che il bambino compie esperienze sensoriali e scopre il mondo circostante. Inoltre, interrogandosi sui materiali, sugli oggetti e sul loro possibile uso, sarà in grado di sviluppare il pensiero critico e divergente e stimolare la creatività e concentrazione.

PREPARIAMO INSIEME IL GIOCO EURISTICO

Il gioco euristico è un’attività molto diffusa nei nidi ma è semplicissima da replicare a casa, in quanto prevede l’utilizzo di sacchetti ciascuno contenente varianti dello stesso oggetto. Per prima cosa quindi scegliamo gli oggetti da proporre, l’ideale sarebbe scegliere materiali naturali e oggetti di uso comune, come:

  • Pigne;
  • Sughero;
  • Conchiglie;
  • Piume;
  • Frutta essiccata;
  • Chiavi;
  • Utensili da cucina;
  • Tappi;
  • Barattoli;
  • Mollette;
  • E così via.

Ciascuna categoria di oggetti andrà poi raccolta in un apposito sacchetto.

Dopo aver scelto i materiali dovrà essere allestito uno spazio sicuro e idoneo all’attività, privo di distrazioni come tv o altri giocattoli. A questo punto lasciamo il bambino libero di iniziare la sua sperimentazione autonoma, limitandoci solamente ad osservarlo senza intervenire. Quando il bambino avrà esaurito il proprio interesse (solitamente dopo 30-45 minuti), insieme si passa alla fase del riordino, anch’essa importante e da svolgere senza pressioni ma rendendola parte integrante del gioco.

Nel corso della sua sessione di gioco potremmo osservare il bambino compiere azioni come riempire e svuotare, sollevare gli oggetti, impilarli, spostarli, assumere decisioni e risolvere problemi. Per questo motivo il gioco esplorativo è molto importante nello sviluppo sensoriale e cognitivo del bambino.

 

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