Fumare in allattamento: quali rischi per il neonato?

L’OMS consiglia per i primi sei mesi di vita del bambino allattamento al seno esclusivo e a richiesta: ma che succede se la mamma che allatta è una fumatrice?

Tutti conosciamo bene quanto è dannoso il fumo per la salute delle persone: eppure smettere di fumare a volte può essere davvero difficile, anche se a risentire è la salute di nostro figlio appena nato. Infatti se la maggior parte delle donne riescono a rinunciare alle sigarette in gravidanza, le criticità legate ai tempi del post partum possono portarle a riavvicinarsi alla sigaretta.

Rischi del fumo in allattamento

Sempre l’OMS dice che ovviamente il fumo in allattamento andrebbe sospeso perché le problematiche che possono insorgere nel neonato sono tante e gravi: la prima è la temutissima SIDS, la morte improvvisa in culla. Ma ci sono anche infezioni respiratorie, gastrointestinali, allergia e asma, problemi della tiroide, al fegato e al pancreas. Avrà inoltre più problemi a dormire e maggiore rischio di sviluppare dipendenza quando diventerà adulto.

Altra cosa ovvia ma da segnalare, più aumenta il numero delle sigarette e maggiori sono i rischi. La nicotina inoltre riduce la quantità di latte prodotto: fumare poi più di 10 sigarette al giorno altera la qualità del latte prodotto. È importante inoltre che le mamme fumatrici prestino attenzione all’aumento ponderale dei loro bambini, dal momento che alcuni studi hanno evidenziato un rallentamento della crescita nei figli di madri fumatrici.

Ma allora si può allattare se si fuma?

Sebbene fumare non sia una scelta salutare per mamma e bambino, i benefici dell’allattamento al seno sono maggiori rispetto ai rischi correlati al fumo, per cui è consigliato allattare anche se si fuma. La nicotina, le sostanze di combustione ed eventuali additivi delle sigarette arrivano al bambino anche mediante il meccanismo del fumo passivo e attraverso il cosiddetto “fumo di terza mano”.

Le sostanze nocive restano nel latte per 3 o 4 ore dopo aver fumato una sigaretta: ma il monossido resta nel respiro del fumatore fino a 24 ore dopo aver fumato. Bisogna quindi: limitare le sigarette, aspettare un’ora e mezza dopo aver fumato prima di allattare, evitare di dormire col bambino per non trasmettere il monossido di carbonio, fumare sempre all’esterno, cambiare i vestiti con cui entra a contatto il bambino e lavarsi sempre accuratamente.

Volete davvero fare un regalo straordinario a vostro figlio? Smettete di fumare. All’inizio sarà difficile: ma la sua e la vostra salute ne valgono assolutamente la pena!

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