L’epilessia infantile è una patologia neurologica caratterizzata da crisi epilettiche ricorrenti nei bambini. È una condizione che può destare molta preoccupazione nei genitori, ma con una corretta diagnosi e un trattamento adeguato è possibile gestirla efficacemente. In questo articolo analizzeremo quando si manifesta l’epilessia nei bambini, quali sono i sintomi principali e come intervenire.
Quando si manifesta l’epilessia nei bambini?
L’epilessia può comparire a qualsiasi età, ma nel 75% dei casi si manifesta durante l’infanzia o l’adolescenza. Le forme più comuni di epilessia infantile includono:
- Sindrome di West (o spasmi infantili): compare nei primi mesi di vita, spesso tra il terzo e il dodicesimo mese. Si manifesta con spasmi muscolari improvvisi e regressione nello sviluppo.
- Sindrome di Lennox-Gastaut: può presentarsi tra i 2 e i 6 anni e si caratterizza per crisi epilettiche frequenti e difficili da controllare.
- Epilessia benigna dell’infanzia: si manifesta solitamente tra i 3 e i 10 anni e ha una prognosi favorevole, con possibilità di remissione spontanea.
- Epilessia assenza infantile: compare tra i 4 e gli 8 anni e si manifesta con brevi perdite di coscienza senza convulsioni, spesso scambiate per distrazione.
Sintomi dell’epilessia nei bambini
Le crisi epilettiche possono variare per intensità e durata. Alcuni sintomi comuni includono:
- Movimenti involontari di braccia e gambe
- Perdita di coscienza o stato di assenza temporanea
- Sguardo fisso nel vuoto
- Cadute improvvise senza apparente motivo
- Tremori o scosse muscolari ripetute
- Confusione e disorientamento post-crisi
Ogni bambino può presentare una combinazione diversa di sintomi, rendendo fondamentale l’osservazione attenta da parte dei genitori e degli insegnanti.
Come agire in caso di epilessia infantile?
Se si sospetta che un bambino abbia una crisi epilettica, è essenziale mantenere la calma e seguire alcune indicazioni:
- Mettere il bambino in sicurezza: allontanare oggetti pericolosi e, se possibile, adagiarlo su un fianco per prevenire soffocamento.
- Non bloccare i movimenti: lasciare che la crisi si risolva spontaneamente, senza cercare di contenere il bambino.
- Non mettere nulla in bocca: è un mito che il bambino possa ingoiare la lingua, ma tentare di aprire la bocca può causare lesioni.
- Cronometrare la crisi: se dura più di 5 minuti o si ripete senza che il bambino si riprenda, è necessario chiamare immediatamente il 118.
- Dopo la crisi, rassicurare il bambino: spesso si sentirà confuso e stanco.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi di epilessia avviene attraverso una valutazione neurologica, un elettroencefalogramma (EEG) e, in alcuni casi, risonanza magnetica. Il trattamento dipende dalla tipologia di epilessia e può includere farmaci antiepilettici, diete speciali (come la dieta chetogenica) e, in rari casi, interventi chirurgici.
Conclusione
L’epilessia infantile è una condizione che, sebbene possa inizialmente spaventare, può essere gestita con il giusto approccio. Una diagnosi precoce, il supporto medico adeguato e l’educazione dei genitori sono fondamentali per garantire una buona qualità di vita ai bambini affetti da questa patologia. Se si sospettano episodi epilettici, è importante consultare un neurologo pediatrico per una valutazione approfondita.