Quando un bambino inizia a praticare sport, i genitori si trovano subito davanti a una domanda pratica: serve un certificato medico? E, se sì, di quale tipo? In Italia esistono due principali tipologie di certificati: agonistico e non agonistico. Conoscere le differenze è fondamentale per garantire la salute del giovane atleta e rispettare la normativa.
Certificato non agonistico: cos’è e quando serve
Il certificato medico non agonistico è richiesto a bambini e ragazzi che svolgono attività sportiva organizzata, ma non a livello agonistico. In particolare, riguarda:
- sport praticati nelle scuole,
 - attività organizzate da società sportive dilettantistiche,
 - corsi e attività in palestra, piscina o centri sportivi,
 - eventi sportivi non agonistici.
 
Per ottenerlo, il pediatra o il medico di base effettua una visita clinica generale. In alcuni casi può essere richiesto un elettrocardiogramma (ECG) almeno una volta nella vita, come da linee guida ministeriali. Questo certificato ha di solito validità annuale e non richiede esami complessi, a meno che non emergano dubbi durante la visita.
Certificato agonistico: cos’è e quando serve
Il certificato medico agonistico è obbligatorio per i bambini e ragazzi che partecipano a competizioni sportive ufficiali, organizzate da federazioni riconosciute dal CONI. L’età minima per il rilascio varia a seconda dello sport: alcune discipline prevedono l’attività agonistica già a 8 anni, altre più avanti.
A differenza del certificato non agonistico, questo tipo di idoneità può essere rilasciata solo da medici specialisti in Medicina dello Sport, e richiede accertamenti più approfonditi:
- visita clinica,
 - misurazione di peso, altezza e pressione,
 - elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo,
 - spirometria (funzionalità respiratoria),
 - esami delle urine.
 
Questi controlli hanno lo scopo di tutelare la salute del giovane atleta, individuando precocemente eventuali problemi che potrebbero rendere rischiosa la pratica sportiva intensa. Anche il certificato agonistico ha generalmente validità annuale.
Perché sono importanti
Lo sport è fondamentale per la crescita fisica e psicologica dei bambini: aiuta lo sviluppo muscolare, rinforza ossa e cuore, migliora la coordinazione e insegna il valore delle regole e del lavoro di squadra. Tuttavia, ogni bambino è diverso e ha bisogno di essere valutato con attenzione.
Il certificato medico non è quindi una “scartoffia burocratica”, ma uno strumento di prevenzione. Un semplice ECG, ad esempio, può evidenziare anomalie cardiache che altrimenti rimarrebbero silenti fino a quando l’attività fisica non le rende pericolose.
Consigli pratici per i genitori
- Informarsi sempre presso la società sportiva su quale certificato sia richiesto.
 - Non ridursi all’ultimo momento: le agende dei pediatri e dei centri di medicina sportiva sono spesso piene.
 - Conservare una copia del certificato, utile anche per attività extrascolastiche.
 - Non considerare la visita solo un obbligo: è un’occasione per fare il punto sulla salute generale del bambino.
 
Che sia agonistico o non agonistico, il certificato medico serve a garantire che ogni bambino possa praticare sport in sicurezza. Lo sport fa bene, ma deve essere sempre accompagnato da una valutazione attenta e personalizzata. I genitori, i pediatri e le società sportive hanno il compito di collaborare perché il movimento resti un’esperienza positiva, sicura e divertente.
					








