Tra le domande e i dubbi che colpiscono una donna dopo il parto ci sono quelle relative al ciclo mestruale. Quando torna il ciclo dopo il parto? È possibile restare incinta durante l’allattamento? Scopriamo che cos’è il capoparto, quali sono i sintomi e quando arriva.

CAPOPARTO: COS’È E QUANDO ARRIVA?

Con capoparto ci si riferisce al primo ciclo dopo il parto da non confondere con le lochiazioni, ovvero le perdite post-parto derivanti dal lavoro dell’utero che si ripulisce e torna alla sua forma e dimensioni normali. Il capoparto, infatti, si presenta come una perdita di ciclo abbondante, dovuta all’ispessimento dell’interno dell’utero, e può durare anche 8-10 giorni.

Difficile stabilire la tempistica di arrivo del capoparto perché molto variabile e dipende dalle caratteristiche di ogni donna. Una prima distinzione può essere fatta tra le neo-mamme che allattano e quelle che invece non lo fanno: nel secondo caso, il capoparto può presentarsi dopo circa 50 giorni dal parto.

Invece, nelle donne che allattano, il capoparto può presentarsi anche a distanza di 6-8 mesi o più (anche 18 mesi in caso di allattamento costante), ovvero quando la frequenza delle poppate diminuisce. Ciò accade perché durante l’allattamento viene prodotta la prolattina, un ormone che garantisce la lattazione ma che ha anche l’effetto di inibire l’ovulazione e quindi la comparsa del ciclo mestruale.

CAPOPARTO: QUALI SONO I SINTOMI

Generalmente la prima mestruazione dopo il parto si presenta con un flusso abbondante, talvolta accompagnato da coaguli, e dalla durata maggiore rispetto al solito (circa 8-10 giorni). Le prime mestruazioni possono inoltre essere irregolari, può volerci infatti un po’ di tempo prima che l’organismo ripristini del tutto l’equilibrio ormonale.

Solitamente i sintomi sono simili a quelli prima della gravidanza, caratteristici di ogni donna, quindi:

• Mal di testa;
• Nausea;
• Stanchezza e dolori alla schiena;
• Crampi addominali;
• Dolori nella zona del basso ventre.

CAPOPARTO, FERTILITÀ E ALLATTAMENTO

La mancanza di mestruazioni in attesa del capoparto non indica con certezza la mancanza di fertilità. Se è vero che gli alti livelli di prolattina, prodotti con l’allattamento, possono inibire l’ovulazione, non da la certezza che questa, e di conseguenza la funzionalità delle ovaie, possa ripartire anche in assenza di ciclo.

Trascorso il puerperio, infatti, la donna può tornare ad essere fertile in qualunque momento e l’ovulazione può verificarsi anche prima rispetto al ritorno effettivo delle mestruazioni; quindi, è bene tenerne conto in caso di rapporti non protetti e rivolgersi al proprio ginecologo per scegliere insieme un contraccettivo efficace e compatibile con l’allattamento.