L’allergia agli acari è un problema piuttosto comune, nonostante l’attenzione che mettiamo ogni giorno per avere ambienti salubri e puliti dove far riposare i bambini. Ma cosa sono gli acari, come si combattono e soprattutto come si interviene sull’allergia dei bambini?

Acari della polvere: cosa sono

Gli acari della polvere sono piccole creature che appartengono alla famiglia degli aracnidi: hanno una dimensione di circa 0,3 mm e quindi non sono visibili a occhio nudo. Sono ovunque, anche nelle case più pulite e amano particolarmente materassi e cuscini, ma anche sui divani di stoffa, i mobili imbottiti e i tappeti. In realtà per sé sono innocui, ma l’allergia è in realtà provocata dalle feci degli acari stessi, che noi respiriamo.

Allergia agli acari della polvere: quali sintomi

I sintomi più comuni dell’allergia agli acari della polvere sono questi e non vanno confusi con sintomi simili:

-Il bambino sternutisce spesso;

-Ha il naso chiuso o che cola;

-Gli occhi sono arrossati, gli danno prurito e lacrimano;

-Ha un peso al torace, la tosse sibilante, e fa difficoltà a respirare.

-Si sente sempre stanco e dice di non riposare bene.

In genere i bambini che soffrono di allergia agli acari della polvere manifestano sintomi tutto l’anno; tuttavia essi possono subire un peggioramento nei mesi più freddi, quando abbiamo la tendenza a trascorrere più tempo in casa o in ambienti chiusi.

Come trattare l’allergia agli acari nei bambini

Convivere con l’allergia agli acari della polvere può essere davvero fastidioso: per fortuna ci sono alcune soluzioni e misure da adottare. La prima è ovviamente eliminare la causa: quindi massima pulizia in tutti i luoghi frequentati dal bambino.

Vanno poi tenuti sotto controllo i sintomi con degli antistaminici. Infine esiste l’immunoterapia allergene-specifica, che ha come obiettivo l’individuazione della meccanismo alla base dell’allergia. La somministrazione di piccole dosi della sostanza (allergene), che provoca i sintomi allergici, induce nel tempo una tolleranza verso la sostanza.

Chiedete ovviamente consiglio al vostro allergologo di fiducia su quale trattamento risulti alla fine più adatto a vostro figlio.

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