Bagno al mare dopo mangiato: non guardate l’orologio ma cosa c’è nel piatto!

Tempo d’estate e di bagni al mare: tutti noi siamo cresciuti con il ricordo delle fatidiche ” tre ore” che dovevamo attendere prima di poter andare a giocare in acqua e fare una bella nuotata. Ma cosa c’è di vero dietro questa “imposizione”? Avevano ragione le nostre mamme?

Tre ore di attesa prima del bagno: cosa dicono i pediatri

In realtà le classiche “tre ore dopo mangiato” che mamme e nonne, orologio alla mano, dicono di aspettare sono una tradizione più che un consiglio medico vero e proprio. Ogni cibo, infatti, ha un tempo di digestione diverso e non esiste un tempo preciso di attesa tra un pasto e un bagno a mare.
Esistono però alcune regole valide per tutti, adulti e bambini. Per cui, se il programma è una giornata al mare, è meglio prediligere cibi leggeri e facili da digerire, quali frutta e verdura. Se poi si fanno pasti piccoli, masticando bene, il processo di digestione è aiutato.
Ci sono poi una serie di regole da rispettare per fare il bagno in sicurezza: ve le indichiamo nel prossimo paragrafo.

Bagno al mare in sicurezza: ecco come

Ecco alcuni piccoli suggerimenti per vivere in sicurezza le vostre ore di divertimento.

– L’idratazione è molto importante, soprattutto nelle ore più afose dunque offrire spesso da bere al bambino;
– Ricordarsi sempre di spalmare la crema solare per proteggere la pelle dei bambini anche se l’intenzione è quella di tuffarsi subito in mare. L’acqua, infatti, non lava via la crema, come pensano in molti. Tuttavia, è comunque importante, dopo il bagno, applicarla nuovamente anche se si tratta di un prodotto resistente all’acqua. E ricordiamo di applicare una crema ad alta protezione, sempre, anche se il bambino è già abbronzato;
– Prestare attenzione quando il bambino è in acqua, anche se provvisto di braccioli o ciambella. Il rischio di annegamento c’è sempre. Non perdere di vista neanche i bambini che sanno nuotare autonomamente;
– Bagnare sempre bene la testa del bimbo o coprirla con un cappellino, soprattutto nelle ore più calde, anche in riva al mare;
– Favorire un ingresso lento e graduale in acqua, soprattutto se il bimbo è molto accaldato e l’acqua è ancora fredda. considerare sempre che uno sbalzo termico troppo rapido può essere pericoloso;
– Se il bambino avverte una sensazione di freddo o disagio in acqua, invitarlo ad uscire, asciugarlo bene e farlo riposare.
Sono poche regole da rispettare, molto utili per un’estate serena!

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