Allergie di primavera nei bambini: come riconoscerle e affrontarle

Con l’arrivo della primavera, i prati si colorano, le giornate si allungano e le attività all’aperto diventano più frequenti. Tuttavia, per molti bambini, questa stagione segna anche l’inizio delle allergie primaverili, un disturbo che può influenzare in modo significativo il benessere quotidiano, il sonno e le performance scolastiche. Ma come si manifestano queste allergie e cosa possono fare i genitori per aiutare i propri figli?

Cosa sono le allergie primaverili

Le allergie primaverili sono una reazione del sistema immunitario a pollini provenienti da piante, alberi e fiori che iniziano a fiorire in questa stagione. I bambini allergici sviluppano una risposta esagerata al contatto con queste sostanze, anche se innocue per la maggior parte delle persone. Le allergie stagionali più comuni nei bambini sono la rinite allergica (detta anche “raffreddore da fieno”) e la congiuntivite allergica.

Sintomi più comuni nei bambini

I sintomi delle allergie primaverili possono variare da lievi a più intensi e includono:

  • Naso che cola o chiuso
  • Starnuti frequenti
  • Prurito a naso, gola o occhi
  • Occhi rossi, gonfi e lacrimanti
  • Tosse secca, soprattutto notturna
  • Affaticamento o irritabilità dovuti al sonno disturbato
  • In alcuni casi, peggioramento dell’asma o difficoltà respiratorie

Nei bambini molto piccoli, i sintomi possono essere confusi con quelli di un raffreddore comune. Tuttavia, la durata dei sintomi (spesso superiore a 10 giorni) e la loro comparsa in determinati periodi dell’anno possono aiutare a distinguere le allergie da un’infezione virale.

Quando consultare il pediatra o l’allergologo

Se il bambino presenta sintomi ricorrenti ogni primavera, è opportuno rivolgersi al pediatra. In alcuni casi, può essere consigliata una visita allergologica con test specifici (come il prick test o il dosaggio delle IgE specifiche) per individuare gli allergeni responsabili.

Una diagnosi corretta è importante per impostare un trattamento efficace e prevenire complicazioni, come sinusiti frequenti o peggioramento dell’asma.

Strategie e rimedi per gestire le allergie

Ecco alcuni consigli pratici per ridurre l’esposizione ai pollini e alleviare i sintomi:

  1. Tenere chiuse le finestre durante le ore di massima concentrazione pollinica (di solito al mattino e nel tardo pomeriggio).
  2. Lavare spesso il viso e le mani del bambino dopo essere stati all’aperto.
  3. Cambiare gli abiti una volta rientrati in casa e fare la doccia prima di andare a dormire.
  4. Utilizzare il condizionatore con filtri antipolline sia in casa che in auto.
  5. Evitare di far giocare i bambini all’aperto nei giorni di vento o dopo la falciatura dell’erba.

Terapie e supporti farmacologici

In base alla gravità dei sintomi, il pediatra può prescrivere antistaminici, spray nasali a base di corticosteroidi o colliri specifici per la congiuntivite allergica. In alcuni casi selezionati, può essere considerata l’immunoterapia specifica (vaccino antiallergico), un trattamento a lungo termine che può ridurre sensibilmente la risposta allergica.

Le allergie primaverili nei bambini sono comuni, ma gestibili. Con una buona prevenzione, una diagnosi accurata e l’uso corretto delle terapie, i piccoli possono tornare a godersi la primavera senza fastidi. Riconoscere i segnali e intervenire tempestivamente è il primo passo per garantire salute e serenità durante la stagione dei fiori.

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