Crescere è un’avventura bellissima ma faticosa: il periodo dell’adolescenza infatti è caratterizzato da cambiamenti sessuali, psicologici, fisici e sociali. Anche in questa delicata fase della vita, l’attenzione nei confronti dell’alimentazione è davvero fondamentale. Infatti insegnare ai ragazzi a fare attenzione a ciò che mangiano in un periodo in cui iniziano a scegliere ed acquistare cibo anche in maniera autonoma è davvero importante. Permetterà loro di crescere al meglio e di prevenire malattie come l’obesità, l’osteoporosi, i disturbi del comportamento alimentare.
Cosa devono mangiare i ragazzi in crescita?
Calcio, fosforo e ferro non devono mancare nei cibi consumati dai giovani nel corso dell’adolescenza, perché i primi due aiutano a sostenere il rapido accumulo di massa scheletrica, mentre il ferro, soprattutto nelle ragazze, deve garantire il pareggio di quello perso durante i giorni del ciclo mestruale.
Il cibo: alleato o nemico?
Ma l’adolescenza diventa anche il momento in cui il corpo mette a disagio e il cibo rischia di diventare un nemico invece di un alleato. I ragazzi vogliono sentirsi autonomi, anche a livello alimentare e può esserci il pericolo che tra snack fuori pasto, bevande gassate e approccio all’alcol ci possa incorrere in errori che poi vanno a pesare sulla salute.
L’adolescente, inoltre, manifesta spesso una preoccupazione per la sua immagine corporea e per il suo peso.
Questo, in alcuni casi, può portare il ragazzo/a ad intraprendere, senza controllo medico né genitoriale, diete ipocaloriche e spesso sbilanciate con il rischio concreto di sviluppare un disturbo del comportamento alimentare.
Ricordiamo che le diete fai da te sono un danno a qualsiasi età e possono provocare carenze di proteine, vitamine, minerali ed oligoelementi. Queste scelte alimentari vanno sempre tenute sotto stretto controllo medico.
È interessante però notare che i ragazzi considerano il requisito “salutare” di importanza quasi pari al requisito “gustoso”. È importante, quando parliamo di cibo con i ragazzi, innanzitutto dare buoni esempi, ma anche parlare senza essere giudicanti di nutrizione e alimenti, dei cambiamenti del corpo e di come una buona cultura alimentare permetta di restare entro determinati ideali di salute.