Il mattino ha l’oro in bocca? Diciamo che questo vecchio adagio, quando si parla di adolescenti, non è del tutto vero. A tutti sarà capitato di vedere la fatica che fanno a scendere dal letto e il pessimo umore che attanaglia i figli adolescenti quando devono svegliarsi presto la mattina per andare a scuola.
E questo accade anche se la sera prima sono andati a dormire piuttosto presto. Ma è un bene per la loro salute che la scuola inizi così presto? In realtà gli ultimi studi fatti (citiamo Oskar Jenni, professore di pediatria dello sviluppo dell’Università di Zurigo) che hanno analizzato gli effetti sulla salute dei ragazzi del periodo della didattica a distanza, legata alla pandemia da Covid-19, dal 13 marzo al 6 giugno del 2020 ha evidenziato che a fronte della negatività di parecchie situazioni, avere più tempo per dormire influiva invece positivamente sulla salute dei ragazzi.
Nello specifico, mentre la didattica a distanza provocava tutta una serie di sintomi negativi, come ansia e depressione e che la poca o nulla attività fisica peggiorava lo stato delle cose, almeno una caratteristica delle lezioni da casa poteva dirsi positiva: il fatto che permettessero ai ragazzi di dormire di più. Per molti studenti l’orario di inizio delle lezioni, considerato anche lo spostamento per raggiungere la scuola, comporta una sveglia anticipata che può portare a deficit di sonno. Una condizione che causa stanchezza generale, ansia e disturbi fisici. Questi a loro volta hanno un effetto dannoso sulle funzioni cognitive come concentrazione, memoria e attenzione.
Gli studi hanno dimostrato come nei tre mesi in cui la scuola era chiusa e gli adolescenti hanno potuto alzarsi un’ora e mezza più tardi (andando a dormire poco dopo l’ora che era solita) e aumentando di circa 75 minuti il tempo del riposo, l’aumento di sonno ha portato ai giovani un chiaro beneficio. Questi risultati forniscono supporto per ritardare l’orario di inizio della scuola per gli adolescenti.