Negli ultimi decenni, la presenza del partner in sala parto è diventata una pratica sempre più diffusa e incoraggiata. Se un tempo il momento della nascita era vissuto esclusivamente dalle donne e dal personale sanitario, oggi si riconosce il valore profondo della partecipazione del compagno o della compagna come parte integrante del percorso nascita. Essere presenti al parto non significa solo “assistere”, ma condividere un’esperienza unica e fornire un sostegno emotivo insostituibile.
Un ruolo che va oltre la semplice presenza
Il partner in sala parto rappresenta un punto di riferimento per la donna. Durante le contrazioni, la sua presenza può ridurre l’ansia, aumentare la sensazione di sicurezza e migliorare la gestione del dolore. Studi scientifici dimostrano che il supporto emotivo continuo durante il travaglio è associato a una minore necessità di analgesici, riduzione dei tempi del travaglio e maggiore soddisfazione complessiva dell’esperienza di parto.
Il partner può aiutare con gesti semplici ma preziosi: tenere la mano, incoraggiare, respirare insieme, massaggiare la schiena o semplicemente rimanere accanto in silenzio. L’obiettivo non è “fare qualcosa”, ma esserci in modo partecipe e rispettoso.
La preparazione è fondamentale
Partecipare a un corso preparto è un ottimo modo per arrivare preparati e consapevoli. Durante gli incontri, i futuri genitori imparano a riconoscere le fasi del travaglio, le posizioni che favoriscono il parto e le tecniche di respirazione e rilassamento.
Conoscere in anticipo ciò che accadrà aiuta il partner a sentirsi meno spaesato e più utile nel fornire sostegno pratico ed emotivo.
Inoltre, molti ospedali richiedono la partecipazione ai corsi come requisito per poter accedere alla sala parto, in modo da garantire un ambiente sereno e collaborativo per tutti.
Benefici anche dopo la nascita
La presenza del partner non si limita al momento del parto: è il primo passo di un percorso condiviso di genitorialità attiva. Tagliare il cordone ombelicale, accogliere il neonato tra le braccia, accompagnare la mamma nei primi minuti di contatto pelle a pelle rafforza il legame affettivo tra padre, madre e bambino.
Molti studi hanno evidenziato che i papà (o partner) presenti al parto sviluppano un senso di coinvolgimento più profondo e precoce nel ruolo genitoriale, con effetti positivi anche sulla relazione di coppia.
Quando la presenza non è possibile
Ci sono situazioni, come i parti cesarei d’urgenza o alcune complicanze mediche, in cui la presenza del partner non è consentita per motivi di sicurezza. In questi casi, il personale sanitario si impegna a informare e rassicurare la coppia, garantendo alla donna il massimo sostegno possibile. Dopo l’intervento, il partner potrà comunque partecipare ai primi momenti con il neonato e favorire il contatto tra la nuova famiglia.
La presenza del partner in sala parto non è solo un gesto d’amore, ma un vero e proprio intervento di cura emotiva. Aiuta la donna a vivere il parto con maggiore serenità, favorisce l’attaccamento con il bambino e trasforma la nascita in un’esperienza condivisa, intensa e indimenticabile. Prepararsi insieme, con consapevolezza e rispetto, significa dare inizio alla genitorialità nel modo più bello: come una squadra che accoglie una nuova vita.
					








