Cicatrice del cesareo: cos’è e come prendersene cura

Il parto cesareo è un intervento chirurgico che consente di far nascere il bambino attraverso un’incisione praticata nell’addome e nell’utero. È una procedura sicura e sempre più diffusa, ma come ogni intervento chirurgico lascia una cicatrice che richiede attenzione e cura. Conoscere le fasi della guarigione e i modi per favorirla è fondamentale per evitare complicazioni e per aiutare la pelle e i tessuti a recuperare nel modo migliore.

Cos’è la cicatrice del cesareo

La cicatrice del cesareo è il segno lasciato dal taglio chirurgico, solitamente orizzontale e posizionato pochi centimetri sopra il pube (detto “bikini cut”). In alcuni casi particolari, per motivi medici o d’urgenza, può essere verticale.
Durante l’intervento, il chirurgo incide diversi strati di tessuto — pelle, tessuto sottocutaneo, muscoli e parete uterina — che vengono poi richiusi con punti di sutura riassorbibili o non riassorbibili.
Il risultato finale è una linea sottile e chiara che tende a schiarirsi nel tempo, ma il processo di guarigione può variare da persona a persona, in base al tipo di pelle, all’età, alle abitudini di vita e alla cura post-operatoria.

Le fasi di guarigione

Nelle prime due settimane dopo il parto, la ferita è ancora fresca e può apparire arrossata o leggermente gonfia. È normale avvertire fastidio, prurito o una sensazione di “tiraggio”. In questa fase è importante mantenere la zona pulita e asciutta, evitando sfregamenti e indumenti troppo stretti.
Dalla terza alla sesta settimana, il tessuto inizia a riorganizzarsi: la cicatrice si ammorbidisce e diventa meno sensibile. Dopo circa due o tre mesi, il processo di guarigione è quasi completo, ma il tessuto cicatriziale continuerà a maturare anche nei mesi successivi.

Come prendersene cura

  1. Pulizia quotidiana delicata:
    Utilizzare acqua tiepida e un detergente neutro, asciugando con una garza morbida senza strofinare.
  2. Controllo medico regolare:
    Durante le visite post-partum, il ginecologo o l’ostetrica verificheranno che la cicatrice stia guarendo correttamente e che non ci siano segni di infezione (rossore, gonfiore, secrezioni o dolore intenso).
  3. Idratazione e massaggi:
    Dopo la completa chiusura della ferita (generalmente dopo 2-3 settimane), si può iniziare a usare creme o oli elasticizzanti consigliati dal medico. Un massaggio circolare delicato aiuta a migliorare la circolazione e a prevenire aderenze o indurimenti del tessuto.
  4. Protezione dal sole:
    Nei primi mesi è essenziale proteggere la cicatrice con una crema solare ad alta protezione o con indumenti coprenti, per evitare che diventi più scura o irregolare.
  5. Attività fisica graduale:
    Riprendere l’esercizio solo con il via libera del medico. Movimenti bruschi o sforzi eccessivi possono stressare la cicatrice e rallentare la guarigione.

Quando rivolgersi al medico

Se la cicatrice appare molto dolorosa, presenta secrezioni, si apre o si indurisce in modo anomalo, è importante consultare subito il ginecologo. In alcuni casi può formarsi una cicatrice ipertrofica o cheloidea, che richiede trattamenti specifici come laser, silicone in gel o microinfiltrazioni. La cicatrice del cesareo è il segno visibile di un evento importante: la nascita di un bambino. Prendersene cura con attenzione significa favorire una buona guarigione fisica, ma anche accettare con serenità un cambiamento del corpo che racconta forza, vita e amore materno.

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