Skincare bambine: un’ossessione da non sottovalutare

Negli ultimi mesi si sente parlare sempre più spesso di bambine, anche molto piccole, che chiedono o utilizzano prodotti di skincare complessi, ispirate a tutorial sui social o a influencer che mostrano le proprie routine di bellezza. Quello che potrebbe sembrare un gioco innocuo o un modo per imitare gli adulti, nasconde in realtà alcuni rischi sia per la salute della pelle sia per lo sviluppo emotivo delle più giovani.

Una moda che arriva dai social

TikTok, Instagram e YouTube sono pieni di video che mostrano routine di skincare elaborate, con detergenti, sieri, maschere e creme. Le bambine, vedendo queste immagini patinate, si incuriosiscono e desiderano provare a loro volta. In alcuni casi, i genitori acconsentono pensando che non ci sia nulla di male. Ma la pelle infantile non è uguale a quella adulta e non va trattata con gli stessi prodotti.

La pelle delle bambine è diversa

La cute nei primi anni di vita è molto più sottile e sensibile rispetto a quella adulta. Ha un film idrolipidico meno strutturato, tende a disidratarsi facilmente ed è più suscettibile alle irritazioni. Applicare prodotti ricchi di principi attivi – come retinolo, acidi esfolianti o profumi aggressivi – può causare arrossamenti, dermatiti da contatto o reazioni allergiche. Anche l’uso eccessivo di detergenti rischia di alterare la barriera cutanea, favorendo la comparsa di secchezza o prurito.

I rischi psicologici

Non bisogna sottovalutare nemmeno l’aspetto psicologico. L’idea che una bambina debba “curare la pelle” come un adulto trasmette il messaggio che l’aspetto esteriore sia prioritario fin da piccoli. Questo può alimentare insicurezze, bassa autostima e un’attenzione precoce e sproporzionata all’immagine corporea. Se l’interesse per la skincare diventa un’ossessione, rischia di ridurre la spensieratezza tipica dell’infanzia.

Cosa possono fare i genitori

Il primo passo è ascoltare e dialogare. Se una bambina chiede di comprare una crema “vista su TikTok”, i genitori dovrebbero chiederle perché la desidera, spiegando in modo semplice che non tutti i prodotti vanno bene per la sua età. È importante educare a distinguere tra ciò che serve davvero e ciò che è frutto di pubblicità o mode passeggere.

Dal punto di vista pratico, la skincare dei bambini dovrebbe limitarsi a:

  • Un detergente delicato, senza profumi aggressivi.
  • Una crema idratante leggera, in caso di secchezza o sensibilità.
  • La protezione solare, quando si sta all’aperto, soprattutto nei mesi estivi.

Tutto il resto è superfluo e in alcuni casi dannoso.

Il ruolo dei professionisti

Pediatri e dermatologi hanno un ruolo fondamentale nell’informare le famiglie. In caso di dubbi o problemi cutanei, è bene evitare il “fai da te” e chiedere sempre consiglio a un professionista. Allo stesso tempo, anche le scuole e i media possono fare la loro parte, promuovendo un’educazione che valorizzi il benessere e l’accettazione di sé, piuttosto che la ricerca ossessiva della perfezione estetica.

La skincare non è un gioco innocuo quando si parla di bambine. Dietro una moda che nasce dai social possono nascondersi rischi reali per la pelle e per l’autostima. Il compito dei genitori è guidare, proteggere e insegnare un approccio equilibrato: la vera bellezza inizia dalla salute, dal rispetto del proprio corpo e dalla capacità di amarsi così come si è.

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