Durante la gravidanza, la salute della mamma e quella del bambino sono strettamente legate. Per questo motivo è fondamentale prestare attenzione non solo all’alimentazione e allo stile di vita, ma anche alla prevenzione e alla diagnosi tempestiva di eventuali infezioni sessualmente trasmissibili (IST), che possono avere conseguenze importanti sulla gravidanza e sul feto.
Le IST non sempre si manifestano con sintomi evidenti, ma possono attraversare la placenta o infettare il bambino al momento del parto, aumentando il rischio di complicazioni. Ecco le più comuni e pericolose da conoscere.
Le principali IST da monitorare in gravidanza
1. Sifilide
Causata dal batterio Treponema pallidum, la sifilide può passare dalla madre al feto e causare sifilide congenita, una condizione grave che può provocare aborto spontaneo, parto prematuro, malformazioni e problemi neurologici. Un semplice esame del sangue (VDRL o TPHA) in gravidanza consente di diagnosticarla e trattarla efficacemente con antibiotici.
2. HIV (Virus dell’Immunodeficienza Umana)
L’infezione da HIV può essere trasmessa al bambino durante la gravidanza, il parto o l’allattamento. Tuttavia, con una diagnosi precoce e una terapia antiretrovirale adeguata, il rischio di trasmissione al neonato può essere ridotto a meno dell’1%. Il test per l’HIV è obbligatorio all’inizio della gravidanza e viene offerto gratuitamente.
3. Herpes genitale
L’herpes simplex virus (HSV), soprattutto se contratto per la prima volta in gravidanza, può causare gravi danni al neonato, in particolare se il contagio avviene vicino al parto. L’infezione neonatale da herpes può colpire la pelle, gli occhi, il cervello e altri organi. Se presente una lesione attiva al momento del parto, può essere indicato un taglio cesareo per proteggere il neonato.
4. Clamidia e Gonorrea
Sono infezioni batteriche comuni e spesso asintomatiche. Possono causare rottura prematura delle membrane, parto pretermine e infezione agli occhi o ai polmoni del neonato (come la congiuntivite neonatale). La diagnosi avviene con tampone cervicale o urinocoltura e si curano facilmente con antibiotici compatibili con la gravidanza.
5. Papilloma virus (HPV)
L’infezione da HPV in gravidanza di solito non ha effetti diretti sul feto, ma la presenza di condilomi può rendere difficile il parto vaginale. In rari casi, il virus può trasmettersi al neonato e causare una rara condizione chiamata papillomatosi respiratoria ricorrente.
Quali effetti può avere sul bambino?
Le conseguenze di una IST in gravidanza variano a seconda del tipo di infezione e del momento in cui viene contratta. Le possibili complicanze includono:
- Aborto spontaneo o morte fetale
- Parto prematuro
- Infezioni congenite (sifilide, citomegalovirus, toxoplasmosi)
- Malformazioni
- Danni neurologici o oculari
- Infezioni neonatali gravi
Prevenzione e controlli: fondamentali per proteggere mamma e bambino
Durante la gravidanza, è importante:
- Effettuare tutti gli esami consigliati dal ginecologo (test per HIV, sifilide, epatiti, toxoplasmosi, ecc.)
- Usare precauzioni nei rapporti sessuali se il partner ha comportamenti a rischio
- Segnalare al medico eventuali sintomi (bruciore, perdite anomale, prurito, lesioni)
- Trattare tempestivamente le infezioni, con farmaci sicuri per il feto
Le infezioni sessualmente trasmissibili in gravidanza possono rappresentare un rischio, ma con screening adeguati, informazione corretta e trattamenti mirati, è possibile garantire una gravidanza serena e un bambino sano. La prevenzione passa anche dalla consapevolezza: parlare con il proprio ginecologo, senza timore o imbarazzo, è sempre il primo passo.









