La crescita dei figli porta a osservare in loro profondi cambiamenti fisici. A volte può accadere che a questi cambiamenti si affianchino delle patologie sulle quali si può tuttavia intervenire: e la scoliosi è sicuramente una di esse. “Scoliosi” è un termine che può capitare di usare però senza avere bene chiaro di cosa si tratti: basti pensare che sono solo due i bambini, su 1000, che rischiano una vera deformità se non curati.
La schiena sana è dritta? Non proprio!
La schiena, anche la più impeccabile, in realtà non è dritta. Se vista di lato assomiglia ad una S. Se però gli spostamenti sono visibili anche posteriormente, se si nota che una parte del torace è più sporgente dell’altra, allora è il caso di indagare.
Scoliosi: quali cause?
In rari casi i problemi arrivano da prima di nascere: ci sono infatti anomalie neurologiche e dello scheletro che sono evidenti già nelle ecografie prenatali. La maggior parte dei ragazzi però hanno scoliosi di origine sconosciuta: è una certezza che nelle famiglie dove il problema è già presente, le possibilità di trasmetterla ai figli sono più alte. Attenzione a non confondere scoliosi e “atteggiamento scoliotico”, cioè un’alterazione della colonna che ha origine ad esempio nella differente lunghezza delle gambe: questi atteggiamenti finiscono col correggersi da soli.
Purtroppo però 2 ragazzi su 100 (e saranno soprattutto ragazze) fra i 12 e i 16 anni, avranno una vera scoliosi. Ecco le tipologie che possono presentarsi:
- Scoliosi dorsale, se le vertebre ruotate sono più in alto;
- Scoliosi lombare, se le vertebre ruotare sono più in basso;
- Scoliosi destro convessa, se la curva anomala sporgerà a destra;
- Scoliosi sinistro convessa, se la curva anomala sporgerà a sinistra.
Alcune di esser resteranno stabili nel tempo e non avranno conseguenze. Circa il 10% invece peggiorerà se non trattate.
Come riconoscere la scoliosi
Non sempre è facile riconoscere la scoliosi, perché non ha sintomi e non dà dolore, In genere siete voi genitori a vederla, osservando la schiena di un figlio, oppure può essere un allenatore o un insegnante. In ogni caso, a ridosso dell’adolescenza è comunque importante fare un controllo.
Ecco i segnali che possono allarmare:
Se vostro figlio o figlia presenta una di queste caratteristiche, allora è il caso di approfondire la situazione:
- una spalla più alta dell’altra;
- una sporgenza asimmetrica sulla schiena;
- una rientranza asimmetrica sul torace;
- una postura asimmetrica;
- una colonna vertebrale palesemente anomala.
Se necessario, due radiografie della colonna vertebrale, una di fronte e una di profilo, potranno confermare la diagnosi e dare una misurazione della gravità della scoliosi.
Come si interviene sulla scoliosi?
Nessuno sport potrà prevenire l’insorgere della scoliosi, se un bambino è destinato a sviluppare questa patologia la svilupperà, qualunque attività fisica faccia o non faccia.
Infine, non esiste alcuna prova scientifica che l’insorgenza della scoliosi possa essere facilitata dall’uso di zainetti pesanti. La cura è conosciuta da tempo: si applica il busto. Oggi per fortuna i corsetti sono meno invasivi e visibili. Si indossano a lungo e fermano la deformazione progressiva della colonna.
Vuoi approfondire questa tematica? Chiedi informazioni all’ortopedico, dott. Salvatore Caserta