Salute al femminile: prendiamoci cura di noi!

Imparare a prendersi cura della propria salute, senza vergogna né tabu, è una scelta di vita basilare che ogni genitore dovrebbe trasmettere alle proprie figlie. Ogni fase dell’età di una donna la porta a dedicare attenzione alle esigenze del momento: dalla prima visita ginecologica ai controlli periodici da fare nel corso dell’esistenza, dalla possibilità di cercare una gravidanza fino all’invecchiare in piena salute.

1.Adolescenza e crescita: il corpo che cambia

La prima visita ginecologa è un momento molto importante per una bambina poiché, insieme alle informazioni veicolate dai genitori, permette di prendere coscienza del proprio apparato genitale e di iniziare a prendersi cura anche di quella parte della salute, anche in relazione ai vari cambiamenti che avverranno nel corso degli anni. Secondo l’Americano College of Obstetricians and Gynevologist conosciuto anche con l’acronimo ACOG, l’età consigliata per effettuare questo genere di visita è tra 13 e i 15 anni. Generalmente questo periodo le bambine hanno già avuto il menarca e cominciano ad avvicinarsi al mondo dell’attività sessuale.

La prima visita ginecologica potrebbe essere d’aiuto per risolvere alcune problematiche che una bambina potrebbe avere come ad esempio un ritardo del menarca, un blocco delle mestruazioni o per scoprire dei problemi anatomici che provocherebbero dolore e fastidi durante il loro primo futuro rapporto. Infatti sia l’ostetrica che il ginecologo possono dare informazioni sull’educazione sessuale e sulla contraccezione che saranno importanti nel corso della vita della giovane donna.

Adolescenza e disturbi alimentari

Purtroppo capita sempre più spesso che le ragazze soffrano di disturbi alimentari che vanno poi a incidere notevolmente sulla loro salute ed è proprio per questo motivo che è necessario essere vigili nel caso si abbia la sensazione che qualcosa non vada. Secondo numerosi fonti statistiche pare che circa il 10% delle ragazze che rientrano nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni, siano soggette a soffrire dei più comuni disturbi alimentari ovvero l’anoressia e la bulimia.Per scongiurare queste problematiche è fondamentale intraprendere un percorso molto articolato che comprende una riabilitazione e una rieducazione nutrizionale associate ad una terapia psicologica sia individuale che di gruppo. È importante ricordare che questi problemi alimentari, se non curati nella maniera opportuna, possono far scaturire ai soggetti che ne soffrono di alcune problematiche molto gravi.

2. ETA’ ADULTA: SALUTE E PREVENZIONE

Quando si raggiunge l’età adulta è importante iniziare a tenere sotto controllo ulteriori aspetti della propria salute per evitare (fin dove è possibile) l’insorgere di patologie importanti. Secondo l’Associazione Italiana Registri Tumori, ogni giorno vi sono quasi mille nuovi casi di tumore al giorno di cui una buona parte potrebbero essere affrontati sul nascere grazie alla prevenzione. Nel caso della salute femminile bisogna concentrare la propria attenzione su:

– Tumore al collo dell’utero: questa problematica colpisce molte donne e può portare nel peggiore dei casi all’asportazione totale dell’utero, causando di conseguenza la sterilità della donna. Per una diagnosi tempestiva gli ultimi studi consigliano un pap test all’anno dall’inizio dei primi rapporti sessuali. Lo screening invece ci viene offerto gratuitamente ogni 3 anni dai 25 anni 64 anni (bisogna associarlo con pap test privati) da solo non basta.

-Tumore al seno: è importante prendersi cura di sé con l’autopalpazione in associazione ad un’ecografia al seno ogni anno dai 25 ai 40 anni. Dai 40 anni (ma a volte su indicazione medica anche dai 35, soprattutto se ci sono casi di tumori al seno nella linea familiare materna) si inizia a fare oltre all’ecografia anche la mammografia che viene anche offerta tramite lo screening ogni 2 anni gratuitamente a partite dai 50 anni fino ai 69 anni.

-Tumore uterino e alle ovaie: è importante eseguire tutti gli anni una visita ginecologica in associazione ad un’ ecografia pelvica e tran-vaginale per verificare il proprio stato di salute.

-Tumore al colon-retto: anche se non è una patologia strettamente femminile, anche in questo caso è necessario prendersi cura della propria salute con uno screening annuale. Fanno parte di questa categoria i polipi o le formazioni tumorali che colpiscono l’ultimo tratto dell’intestino.

Per  tenere sotto controllo l’insorgere di questi tumori, il Servizio sanitario nazionale ha deciso di programmare degli esami strumentali volti a individuare questi tumori a cui possano accedere tutte le donne come il Pap-Test per il tumore al collo dell’utero, la mammografia per il tumore al seno e l’esame delle feci per il tumore al colon-retto.

3.SALUTE AL FEMMINILE: LA FERTILITA’

Molte persone non sanno però che anche cause banali possono intaccare la fertilità di una donna, diminuendo le sue possibilità di concepimento. È fondamentale quindi avere la giusta educazione sessuale e accedere in modo consapevole alla contraccezione per evitare le malattie sessualmente trasmissibili e le infezioni che vanno ad intaccare la fertilità e a causare infiammazioni che possono risalire fino alle tube. Non bisogna dimenticare però che questa particolare condizione può avvenire anche per altre cause come ad esempio:

– Alterazioni tubariche: queste problematiche sono rappresentate, nella maggior parte dei casi, dall’ostruzione delle tube di Falloppio che compromette la motilità dell’ovocita o dello zigote.

– Fibromi uterini: sono delle formazioni solide che nascono da una parte di tessuto muscolare dell’utero. Generalmente queste formazioni anomale sono di natura benigna e si possono sviluppare in punti diversi dell’utero come ad esempio nella cavità uterina, in una parete interna o nella parte esterna dell’utero.

– Alterazioni ormonali e ovulatorie: alcuni scompensi di natura ormonale possono incidere notevolmente sulla fertilità di una donna in quanto possono provocare dei disturbi e creare dei problemi tra cui il sanguinamento uterino. Nello specifico quest’ultimo corrisponde ad una emorragia interna dell’utero che può essere provocata da molteplici fattori come ad esempio un’infiammazione o all’uso di particolari farmaci.

Per evitare l’insorgere di questi disagi è assolutamente necessario eseguire delle visite periodiche e qualora si fosse contratto uno di questo problemi, seguire attentamente il parere dei medici specialisti.

4. Gravidanza: l’arrivo di una nuova vita

La gravidanza è una periodo delicato e bellissimo, ma è fondamentale nel corso dei nov mesi effettuare delle visite per accettarsi sia dello stato di salute dal bambino che quello della mamma. Per verificare queste condizioni di salute è necessario suddividere la fase gestazionale in tre periodi distinti, ognuno dei quali sarà soggetto ad degli esami specifici:

– Primo trimestre: in questo primo periodo della gravidanza viene effettuato come primo esame quello delle beta HCG ovvero gli ormoni che una donna sviluppa durante la gravidanza e che conferma il test di gravidanza. Verso la 9-10 settimana di gravidanza si esegue la prima ecografia (spesso anche trans-vaginale) per visualizzare l’embrione e definirne eventualmente la quantità (scoprire se è o meno una gravidanza gemellare).  Si effettuano poi le prime analisi del sangue che comprendono anche il gruppo sanguigno ed il test di Coombs ( tra 8-9 settimane). Durante la prima visita ostetrica si controlla la pressione sanguigna che viene poi controllata ad ogni visita. Sempre entro le 12 settimane di gravidanza si effettuano i test prenatali per verificare che non ci siano le principali malattie cromosomiche e genetiche.

Tra i test di screening abbiamo il test prenatale non invasivo attraverso il prelievo di sangue materno (fetalDNA) ed il bi/test (un test che associa un’ecografia per valutare la translucenza nucale e un dosaggio di free beta-hCG (frazione libera della gonadotropina corionica) e PAPP-A (proteina A plasmatica associata alla gravidanza). In alcuni casi viene proposta anche la Villocentesi che è un esame di diagnosi invasiva.

– Secondo trimestre: l’esame principale di questo trimestre di gravidanza è l’ecografia del secondo trimestre detta anche MORFOLOGICA , che si esegue in media tra la 19° e la 21° settimana gestazionale. Questa è l’ecografia più amata anche dalle mamme perchè si studia tutta la morfologia del feto e può essere eseguita anche in 3d/4d. Molte donne in questo trimestre, in base a fattori di rischio o meno, vengono sottoposte ad una curva glicemica per valutare se vi è un’intolleranza glucidica o un inizio di diabete gestazionale. L’esame consiste in tre prelievi di sangue in cui si analizza la glicemia. Il primo (basale) viene fatto a digiuno. Poi vengono somministrati 75 gr di glucosio attraverso una bevanda molto dolce. Successivamente vengono fatti altri due prelievi di sangue uno a distanza di 1 h e l’altro di 2 h dalla somministrazione della bevanda. Molte coppie in questo trimestre iniziare a frequentare incontri di accompagnamento alla nascita. È importante per le future mamme trovare del tempo per sé: molte donne amano muoversi un po’ e scelgono di fare yoga in gravidanza.

-Terzo trimestre: L’esame cardine dell’ultimo trimestre è l’ultima ecografia (detta anche ecografia di accrescimento) che si esegue tra la 30-32° settimana di gestazione e che serve a valutare la buona crescita fetale e il benessere materno-fetale. Rimane sempre importante il controllo della pressione arteriosa, le analisi del sangue e delle urine.  Il tampone retto vaginale per la ricerca dello streptococco agalactiae viene fatto in preparazione al parto insieme all’elettrocardiogramma. La cardiotocografia viene effettuata alle ultime settimane (cioè i monitoraggi) con AFI controllo del liquido amniotico.

5. Età avanzata: per una vita in salute, sempre!

Con il termine menopausa si indica quel periodo nella vita di una donna in cui termina la sua fertilità e che avviene generalmente nella fascia di età tra i 45 e i 55 anni. In questa nuova fase capita sempre più spesso che una donna possa essere soggetta ad alcune problematiche che possano portare con il passare del tempo ad una alterazione del suo stato di salute. Nella maggior parte dei casi, questi disagi nascono dalla diminuzione degli estrogeni ovvero gli ormoni che vengono prodotti dal corpo di una donna soprattutto durante il periodo della fertilità.

Questo calo drastico a livello ormonale può portare alla manifestazione di problemi cardiovascolari come ipertensione, infarti e problemi osteoarticolari, aumentando di conseguenza la probabilità di contrarre l’osteoporosi. Inoltre la menopausa può portare anche ad un aumento del peso corporeo provocato dal rallentamento metabolico e dall’aumento della sensazione della fame. Per combattere in maniera considerevole questi effetti indesiderati dalla menopausa è bene seguire una dieta sana ed equilibrata da associare ad una quotidiana attività fisica all’eliminazione totale del consumo di alcol e del fumo.

E ricordate: in ogni istante della nostra vita il corpo è in evoluzione. Prendersene cura sempre significa volersi bene: non dimentichiamolo mai!

Vuoi approfondire questa tematica? Chiedi informazioni alla Ginecologa Dottoressa Claudia Curzi.

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