Quando togliere il ciuccio e come farlo senza traumi

Togliere il ciuccio ai bambini è una “sfida” delicata che ogni genitore si trova ad affrontare. Come aiutare il bambino a non farne più uso? Nell’articolo vediamo insieme come fare per togliere il ciuccio senza turbare il bambino.

CIUCCIO: QUANDO TOGLIERLO?

Il ciuccio viene visto come qualcosa di rassicurante, gratificante, un oggetto che il bambino cerca nel momento della nanna o del distacco con i genitori, quando vuole rilassarsi o semplicemente sentirsi più tranquillo. È quindi un’abitudine dalla quale è difficile privarsi all’improvviso, ma che inevitabilmente va affrontata. Ma a che età? Non esiste un’età più giusta, solitamente si consiglia intorno ai 18 mesi, è bene però sapere che le linee guida dell’American Academy of Pediatrics (AAP) raccomandano di evitare l’uso del ciuccio durante il primo periodo dell’allattamento (4-6 settimane dalla nascita) e di toglierlo entro i 2-3 anni di età per escludere malocclusioni dentali e disturbi del linguaggio.

CIUCCIO: COME TOGLIERLO SENZA TRAUMI

Il miglior metodo per togliere il ciuccio al bambino senza traumi è farlo con gradualità, seguendo il ritmo del bambino senza cambiamenti improvvisi nella sua quotidianità.

Cosa NON  fare quindi:

  • Far sparire il ciuccio da un momento all’altro senza dare spiegazioni o inventando storie come “la fatina del ciuccio lo ha portato via di notte”. Questo potrebbe causare nel bambino insicurezza, rabbia e possibili disturbi del sonno.
  • Usare frasi come “ormai sei grande non hai bisogno del ciuccio”. In questo modo si potrebbero alimentare la sua ansia e la sua frustrazione.
  • Evitare di togliere il ciuccio in momenti in cui il bambino sta già vivendo altri importanti cambiamenti (es. uso del vasino, ingresso alla materna).

Cosa fare invece:

  • Cominciare con gradualità e coinvolgere il bambino in modo attivo, stringendo con lui una sorta di “patto”, ad esempio stabilendo insieme un luogo in cui riporre l’oggetto durante il giorno. In questo modo il ciuccio non verrà visto come una cosa proibita, ma come qualcosa che può aiutarlo e consolarlo ogni tanto.
  • Mostrarsi affettuosi ma decisi: è inevitabile che il bimbo piangerà all’assenza del ciuccio ma è importante non cedere al primo pianto. Cerchiamo piuttosto di calmarlo e consolarlo attraverso altre attività piacevoli, come fare le coccole, leggere insieme, cantare, ecc.
  • Coinvolgere chi si occupa del bambino: la scelta di togliere il ciuccio deve essere condivisa anche da chi si occupa di lui durante la giornata.

CIUCCIO: COME TOGLIERLO PER FARLO ADDORMENTARE

Abbandonare il ciuccio di notte rappresenta l’ultimo traguardo, nonché il più delicato, del processo graduale di togliere il ciuccio. Questo perché il gesto di addormentarsi viene vissuto dal bambino come un momento di distacco dalle figure di attaccamento. Per togliere il ciuccio di notte è importante quindi stabilire una nuova routine del sonno, creando rituali rassicuranti prima di dormire: leggere una favola tutti insieme, dedicare più tempo alle coccole, dare un oggetto familiare (un orsacchiotto, una copertina) che lo rassicuri.

 

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