Gli ossiuri sono un fastidioso parassita che non di rado capita di trovare nelle feci dei nostri bambini. Ma come si affrontano e come si debellano?
Cosa sono e da cosa vengono causati?
I vermi ossiuri sono dei microrganismi parassiti che colonizzano gli esseri viventi e possono colpire sia gli uomini che gli animali. Sono bianchi e grandi tra il mezzo centimetro e il centimetro e nelle feci sono molto visibili ad occhio nudo.
Come si prendono gli ossiuri? L’ossiuriasi avviene con l’ingestione delle uova dei vermi che si depositano a livello perianale o vengono eliminate attraverso le feci. La trasmissione può avvenire tramite il contatto con oggetti contaminati o con terreni che le ospitano. Può anche succedere che le uova microscopiche siano disperse nell’aria, mentre ad esempio si scuote un tappeto o un lenzuolo, e successivamente ingoiate. Quando arrivano nell’intestino si schiudono e liberano i vermi. Le uova sono molto resistenti e sopravvivono sia a basse che ad alte temperature. I sintomi sono in genere prurito nella zona perianale mal di pancia, irritabilità, diarrea e insonnia. Nelle bambine può causare vulvovaginiti, legate all’annidamento delle larve di ossiuri tra le piccole e le grandi labbra.
Negli adulti i sintomi sono simili a quelli dei bambini.
La terapia per eliminare gli Ossiuri
Come eliminare gli ossiuri? I farmaci utilizzati per il trattamento dell’ossiuriasi sono il Mebendazolo, l’Albendazolo e Pirantel Pamoato (sono farmaci assumibili per bocca sotto forma di sciroppo o di compresse) assumibili in unica dose da ripetere dopo 12-15 giorni per eliminare anche i vermi che si svilupperanno dalle uova presenti nell’intestino. Il farmaco infatti non elimina le uova di ossiuri. È il caso che tutta la famiglia segua questa terapia, ma non serve che il bambino sia allontanato dalla scuola. Non sono invece utili i cosiddetti rimedi della nonna: l’unico modo per mettere fine all’infestazione è seguire le indicazioni del medico o del pediatra e curare il più possibile l’igiene della casa.
Per evitare il ritorno di questo problema, l’ossuriasi recidivante, è necessario:
- Cambiare frequentemente la biancheria intima, le lenzuola, le federe e lavarli a una temperatura di almeno 60°C;
- Non scuotere le lenzuola prima del lavaggio, per evitare che le uova possano disperdersi nell’ambiente;
- Pulire le superfici e gli oggetti – compresi i giocattoli – che possono essere stati contaminati;
- Lavare frequentemente le mani, soprattutto dopo l’uso dei servizi igienici e prima di mangiare o di maneggiare il cibo;
- Tenere le unghie corte e lavarle bene, almeno una volta al giorno e preferibilmente al mattino, con uno spazzolino a setole dure.
Vuoi approfondire questa tematica? Chiedi informazioni al Pediatra, dott. Paolo Perri