Contatto con una medusa: che fare?

Il mare offre divertimento a piccoli e grandi, ma ospita tra le sue onde anche un ospite che può rivelarsi particolarmente fastidioso: la medusa. Ovviamente non tutte le meduse sono uguali e non tutte le reazioni sono le medesime: ma come comportarsi in caso di contatto?

Meduse: tutte pericolose allo stesso modo?

In realtà solo alcune delle meduse presenti nei nostri mari sono urticanti mentre altre sono assolutamente innocue. Tra quelle urticanti, la più comune è la Pelagia noctiluca, detta anche “medusa luminosa”, che ha piccole dimensioni ma tentacoli sottili e molto lunghi i quali, sotto stimoli fisici o chimici, liberano un veleno caratterizzato da una varietà di componenti che hanno delle proprietà urticanti per la nostra pelle.

Contatto con medusa: quali sono i sintomi?

Quali sono i sintomi che insorgono in seguito al contatto con una medusa? In genere si tratta di reazioni cutanee e locali come dolore e prurito, rossore, vescicole e solo in alcuni casi danni irreversibili alla pelle. Altri sintomi meno comuni sono debolezza, spasmi, brividi, febbre, nausea, vomito, vertigini e difficoltà respiratoria. Purtroppo non esiste un protocollo standard per il trattamento del contatto con le meduse, ma abbiamo cercato di evidenziare alcune delle cose che è il caso di fare.

Come intervenire dopo il contatto con la medusa

  • Per prima cosa bisogna tranquillizzare il bambino e portarlo fuori dall’acqua, cercando di rimuovere eventuali tentacoli ancora attaccati alla pelle.
  • Lavate bene la parte di pelle urticata con acqua di mare per tentare di diluire la sostanza tossica non ancora penetrata: attenzione a non usare l’acqua dolce perché diffonde le neurotossine.
  • Applicare subito un gel astringente al cloruro di alluminio, che si trova in farmacia, che ha un’immediata azione antiprurito e blocca la diffusione delle tossine (in alternativa si può usare una crema a base di cortisone, anche se ha un effetto più ritardato).
  • Se compaiono sintomi respiratori, vomito o confusione chiamare subito il 118.
  • Nei giorni successivi mettete crema solare perché la zona colpita è sensibile alla luce solare.

Cosa non bisogna fare in caso di contatto con una medusa?

Dopo il contatto con una medusa non bisogna:

-Grattare l’area interessata, anche se è la prima reazione istintiva, in quanto si rischia di liberare ulteriore veleno;

-Mettere bende o coprire la zona perché peggiorerebbe la situazione;

-Lavare con soluzioni alcoliche, succo di limone, aceto o urina che sono ritenuti inutili o addirittura dannosi

– Strofinare la zona colpita con sabbia o con una pietra tiepida, perché, nonostante le tossine vengono inattivate dal calore servono cinquanta gradi e questo provocherebbe un’ustione.

Ma facendo attenzione sarà possibile evitare questo sgradevole incontro ed eventualmente limitare i danni di un contatto ravvicinato!

Vuoi approfondire questa tematica? Chiedi informazioni al Dermatologo, Dott. Daniele Dusi

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