Calo ponderale nel neonato: fisiologico o patologico?

Il calo ponderale del neonato, ovvero la diminuzione di peso che avviene subito dopo la nascita, è uno dei maggiori motivi di preoccupazione dei genitori di un bimbo appena venuto al mondo. Ma questa diminuzione di peso può essere fisiologica (e quindi normale) oppure patologica (quindi dovuta a problemi): andiamo a vedere quando intervenire e quando invece non bisogna preoccuparsi. Il peso non è un valore univoco uguale per tutti: cambia in base al sesso del bambino, allo stile di vita della mamma, ai fattori genetici e all’età gestazionale. In genere, viene considerato nella norma un valore tra i 2,500 e i 4,000 chili.

Cos’è e come si calcola il calo ponderale del neonato

Nei primi giorni di vita, in genere tra il secondo ed il quarto giorno, si assiste fisiologicamente ad una diminuzione del peso, Si tratta di una fisiologica, transitoria perdita di peso, che di solito viene definita tale quando si attesta intorno al 5-7% del peso alla nascita, ma nella pratica si tende a considerare normale un calo fino al 10% del peso iniziale.Un bambino che alla nascita pesa 3,500 chili e esce dall’ospedale pesandone 3,150 rientra esattamente nella norma, anche ai genitori può fare un certo effetto vedere la bilancia che invece di salire scende. Questo è quindi chiamato calo fisiologico, e succede perché il neonato deve adattarsi a un mondo completamente diverso da quello in cui era vissuto fino a quel momento, passando dall’ambiente liquido intrauterino, in cui le sue necessità erano soddisfatte senza bisogno di richieste, a un mondo gassoso, più freddo e dalla temperatura incostante, in cui deve respirare e procurarsi il cibo.Il neonato perde i liquidi perché inizia a respirare in maniera autonoma, perde peso attraverso l’eliminazione di urina e meconio (il contenuto intestinale); inoltre consuma calorie per piangere, per scaldarsi, per alimentarsi. Il risultato è una fisiologica, transitoria perdita di peso che si considera normale  fino al 10%  del peso iniziale. Il neonato fisiologicamente impiegherà 10 – 15 giorni per recuperare il peso e continuare a crescere in maniera regolare.

Calo patologico: come identificarlo e come intervenire

Quando il calo di peso del neonato supera il 10% si parla di un calo patologico, cioè fuori dal normale. E’ comunque il pediatra a valutare se il calo è stato eccessivo, considerando il neonato nella sua interezza. Un esempio: se un neonato nasce ipoidratato, in quanto c’è stata un’insufficienza placentare prima della nascita, anche un calo di peso del 5-7% andrà preso in considerazione fornendo un apporto di liquidi e a volte di nutrienti.  Il pediatra sarà in grado di valutare i rari casi in cui la perdita di peso possa essere determinata da una malattia che richiederebbe ulteriori accertamenti ed interventi specifici. Le cause del calo di peso “non fisiologico”, ma non certo patologico, dovuto ad una malattia, possono essere diverse: il neonato ha fatto la prima poppata in ritardo, non si attacca bene o a difficoltà a assumere il latte. Magari è mancato il contatto con la mamma e il rooming in oppure il peso è stato calcolato e valutato in maniera errata. In questo cado è meglio indagare le cause del calo ponderale, senza però interrompere l’allattamento al seno (se c’è) per sostituirlo con la formula. L’assistenza e i consigli che, sin dai corsi di preparazione alla nascita, fino ai primi giorni dopo il parto, vengono dati da personale qualificato (le ostetriche e i pediatri) mirano a favorire il processo di attaccamento e di allattamento al seno materno.

Solo il pediatra vi dirà se si rende necessaria una integrazione con un formula lattea,  e anche una volta usciti dall’ospedale, in caso di dubbio, non esitate a rivolgervi a lui prima di prendere qualsiasi iniziativa.

Vuoi approfondire questa tematica? Chiedi informazioni al Pediatra, dott. Paolo Perri

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